Contributi medici e odontoiatri: scadenze e rinvii

di Anna Fabi

Pubblicato 27 Novembre 2020
Aggiornato 26 Gennaio 2021 11:38

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Contributi previdenziali ENPAM per medici e odontoiatri: mappa delle scadenze e dei rinvii al 2022 per la Quota A e la Quota B.

Per medici e odontoiatri il mese di novembre è caratterizzato dalle scadenze per il versamento dei contributi all’ENPAM: il 2 novembre, cadendo il termine originario del 31 ottobre di sabato, è scaduto il termine per pagare la prima rata dei contributi di quota B 2020 sui redditi 2019e a fine novembre arrivano le prime scadenze per i contributi che erano stati rinviati nei mesi scorsi a causa del Covid-19.

Per venire incontro alle esigenze dei professionisti pesantemente penalizzati dall’emergenza Coronavirus, l’ENPAM ha previsto anche la possibilità di chiede il rinvio lungo, spalmando i pagamenti fino al 2022, in luogo del rinvio breve che prevede il saldo delle pendenze entro la fine di quest’anno. Un’iniziativa accolta con favore da quasi 4500 i medici e dentisti che hanno fatto richiesta di poter rinviare il pagamento dei contributi di Quota A del 2020 e delle ultime due rate della Quota B del 2019 (redditi 2018).

Vediamo tutte le scadenze previste dall’ENPAM per il versamento dei contributi previdenziali da parte di medici e odontoiatri e come richiedere il rinvio del pagamento.

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Quota B ENPAM: scadenze

Entro ottobre, ovvero entro il 2 novembre cadendo il 31 ottobre di sabato, era prevista la scadenza per il versamento dell’unica o prima rata dei contributi di Quota B, relativi ai redditi 2019, per gli iscritti ENPAM che hanno attivato la domiciliazione bancaria o hanno scelto il pagamento con il bollettino Mav. La prossima scadenza per il 2020 è invece stabilita il 31 dicembre, sia per chi ha scelto il pagamento in due rate, sia per chi ha scelto le cinque rate.

Chi non avesse ancora pagato il bollettino Mav è necessario provveda al più presto per evitare sanzioni e di vedersi negare eventuali indennizzi assegnati dall’ENPAM per l’emergenza Covid-19. Chi non avesse ricevuto o ha smarrito i bollettini Mav può scaricarli dall’area riservata.

I camici bianchi che pagano i contributi mediante bollettini Mav hanno ancora la possibilità di dilazionare il rimborso in rate da 3 a 30 mesi con la carta di credito Enpam-Banca Popolare di Sondrio.

Per chi deve ancora pagare la quarta e quinta rata della Quota B 2019 sui redditi 2018 le date di scadenza da ricordare sono: 30 novembre  e 31 dicembre. Riassumendo, per la Quota B (quarta e quinta rata) le scadenze sono:

  • il 50% entro il 30 novembre 2020;
  • il 50% entro il 31 dicembre 2020.

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Quota A ENPAM: scadenze

Il 30 novembre scade il primo termine per il pagamento della Quota A 2020, sia in caso di addebito diretto che in caso di pagamento con bollettini Mav. Si tratta dell’intero importo o della prima rata, in base alle scelte dei singoli professionisti. Nel caso di pagamento a rate, la seconda e ultima rata ha scadenza 31 dicembre. Riassumendo le scadenze per la Quota A:

  • 100% entro il 30 novembre 2020 (solo per chi ha scelto di pagare con addebito diretto in unica soluzione)
  • il 50% entro il 30 novembre 2020;
  • il 50% entro il 31 dicembre 2020.

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Rinvio contributi oer Covid-19

Per i camici bianchi che hanno chiesto il rinvio lungo le scadenze sono, per la Quota A 2020:

  • il 30 novembre per il versamento del 25% dell’importo dovuto;
  • il 31 dicembre 2020 per il versamento di un ulteriore 25%;
  • il 2021 per un altro 25%: l’importo verrà spalmato sulla contribuzione di Quota A del 2021 (importi deducibili dal reddito del 2021, scadenza fiscale nel 2022);
  • il 2022, quando il rimanente 25% verrà pagato insieme alla Quota A del 2022 (importi deducibili dal reddito 2022, scadenza fiscale 2023).

Per la quarta e quinta rata della Quota B 2019 sui redditi 2018:

  • 25% entro il 30 novembre 2020;
  • 25% entro il 31 dicembre 2020;
  • 25% entro il 30 giugno 2021 (deducibile dal reddito del 2021, Modello D 2022);
  • 25% entro il 30 giugno 2022 (deducibile dal reddito del 2022, Modello D 2023).

Ricordiamo che questa opzione era esercitabile da coloro che hanno subito una diminuzione del fatturato di almeno il 33% rispetto all’anno precedente e per i nuovi iscritti.