In mancanza di conferme sulla possibile proroga causa Covid, si avvicina l’appuntamento con l’annuale dichiarazione dei redditi per chi presenta l’ex Unico: il modello Redditi 2020, relativo all’anno di imposta 2019. La scadenza di fine novembre riguarda i contribuenti che non possono presentare il 730, devono dichiarare redditi o comunicare dati specifici del Modello Redditi (RM, RT, RW), o presentano la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.
Ricordando che il modello Redditi 2020 precompilato dal Fisco può essere consultato ed accettato/modificato/inviato accedendo al portale dedicato, inserendo le proprie credenziali Fisconline, INPS, SPID, o CNS (carta nazionale dei servizi), vediamo di ripercorrere quelle che sono le principali novità contenute nel modello Redditi PF 2020.
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Novità del modello Redditi PF 2020
Per i contribuenti che hanno trasferito la residenza in Italia a decorrere dal 30 aprile 2019, i cosiddetti impatriati, scatta dalla dichiarazione dei redditi 2020 la detassazione. I redditi da lavoro dipendente assimilati concorrono alla formazione del reddito complessivo nella misura del:
- 30% in generale;
- 10% se la residenza è trasferita nel Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna o Sicilia);
- 50% in caso di sportivi professionisti che effettuano il versamento di un contributo dello 0,5% della base imponibile secondo le modalità individuate con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
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Tra le novità che entrano a far parte del modello Redditi PF 2020 ci sono poi:
- il nuovo limite reddituale per i figli a carico di età non superiore a ventiquattro anni, elevato dall’anno d’imposta 2019 a 4.000 euro;
- la detrazione per comparto sicurezza e difesa che riguarda il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate titolare di reddito complessivo di lavoro dipendente non superiore, in ciascun anno precedente, a 28.000 euro: sul trattamento economico accessorio, comprensivo delle indennità di natura fissa e continuativa, viene riconosciuta una riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali;
- la detrazione per la cosiddetta pace contributiva: sull’onere versato per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione viene riconosciuta una detrazione d’imposta del 50% con una ripartizione in 5 quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento della spesa e in quelli successivi;
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- lo Sport bonus, il credito di imposta del 65% che spetta ai contribuenti che abbiano erogato somme in favore degli enti gestori o proprietari di impianti sportivi pubblici. Il credito d’imposta è riconosciuto nel limite del 20 % del reddito imponibile ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo;
- la detrazione per infrastrutture di ricarica elettrica che spetta per le spese sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 per l’acquisto e posa in opera di strutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica nella misura del 50% su una spesa massima di 3.000 euro, con una ripartizione in 10 rate annuali di pari importo;
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- il credito d’imposta del 65% per bonifica ambientale che spetta per le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi su edifici e terreni pubblici, sulla base di progetti presentati dagli enti proprietari, ai fini della bonifica ambientale, compresa la rimozione dell’amianto dagli edifici, della prevenzione e del risanamento del dissesto idrogeologico, della realizzazione o della ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e del recupero di aree dismesse di proprietà pubblica. Il credito d’imposta è riconosciuto nei limiti del 20% del reddito imponibile ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo;
- la tassazione dei compensi derivanti dall’attività di lezioni private e ripetizioni che dal 2019 sono soggetti ad imposta sostitutiva del 15%;
- la detrazione per spese di istruzione: per l’anno 2019 l’importo massimo annuo delle spese per cui si può fruire della detrazione è pari a 800 euro;
- la nuova scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille dell’IRPEF allo Stato che consente di indicare una specifica finalità tra cinque distinte opzioni.
Ipotesi rinvio scadenze
Secondo alcune indiscrezioni, l’imminente Decreto Ristori Quater potrebbe contenere una serie di proroghe fiscali dell’ultimo minuto, ossia relative al mese di novembre.
E tra queste anche il Modello Redditi/2020, che tuttavia dovrebbe (il condizionale è comunque d’obbligo) slittare al massimo di una decina di giorni, facendo dunque convergere per il 10 dicembre 2020 sia il termine ultimo per la presentazione telematica dell’ex UNICO sia la trasmissione del 770/2020, la cui proroga è stata ufficializzata già da tempo.