E’ iniziato il cammino parlamentare della Legge di Bilancio 2021, il testo della manovra è alla Camera, dove la settimana prossima prevedibilmente inizierà l’esame in commissione. Il ddl si compone di 229 articoli e «si colloca in uno scenario caratterizzato dagli sviluppi e dagli effetti dell’emergenza epidemica sul contesto sociale, economico e sanitario», come sottolinea la relazione illustrativa, con l’obiettivo di «sostenere la ripresa dell’economia con un’ulteriore spinta fiscale nel 2021 e nel 2022, dopo che nel corso del 2020 sono stati adottati provvedimenti con carattere di urgenza per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria».
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Contiene misure per il sostegno della liquidità e lo sviluppo delle imprese, la sanità, le regioni ed enti locali, la famiglia e le politiche sociali, interventi per la salvaguardia dell’occupazione e il rilancio degli investimenti pubblici e privati, nonché di natura fiscale.
Fra i principali interventi su imprese, lavoro e fisco:
- Aiuti attività produttive colpite da crisi Coronavirus: 3,8 miliardi nel 2021.
- Riforma fiscale e assegno unico per i figli: 3 miliardi nel 2021 (sostanzialmente, sono le coperture per introdurre l’assegno unico dal prossimo mese di luglio), 8 miliardi nel 2022 e 7 nel 2023.
- Assunzioni agevolate: decontribuzione per nuovi rapporti di lavoro (giovani, donne, aree svantaggiate) e incremento del fondo sociale per l’occupazione (0,6 miliardi nel 2021 e 0,2 miliardi nel 2022).
- Cassa integrazione Covid: altre 12 settimane tra il 1° gennaio 2021 e il 31 marzo 2021 (5,3 miliardi).
- Agevolazioni imprese: proroga crediti d’imposta per Industria 4.0, per processi di aggregazione aziendale (in termini netti circa 0,5 miliardi nel 2021 e 1,4 miliardi nel 2022) e per acquisizione di beni strumentali nel Mezzogiorno (circa 1 miliardo annuo nel 2021 e 2022), potenziamento strumenti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane (1,6 miliardi nel 2021 e 0,4 miliardi nel biennio 2022-2023).
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- Proroga APE Sociale e Opzione Donna: 0,2 miliardi nel 2021, 0,5 miliardi nel 2022 e 0,6 miliardi nel 2023.
- Conciliazione vita lavoro: bonus nascite (0,3 miliardi nel 2021 e 0,4 miliardi nel 2022), congedo paternità.
- Detrazioni fiscali stabilizzazione taglio del cuneo fiscale (3 miliardi nel 2021 e 3,3 miliardi dal 2022), proroga detrazioni spese per interventi di efficientamento energetico, ristrutturazione edilizia e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in fase di ristrutturazione, bonus recupero o restauro facciate di edifici e sistemazione a verde oa realizzazione di giardini (complessivamente, considerati anche gli effetti IRAP, circa 0,7 miliardi nel 2022 e 1,2 miliardi nel 2023).
Ricordiamo che la manovra deve essere approvata in via definitiva dal Parlamento entro fine anno, per l’entrata in vigore il primo gennaio 2021. I tempi sono stretti quest’anno, visto il ritardo con cui inizia l’iter parlamentare (solitamente fra metà ottobre e inizio novembre), a causa dell’emergenza Covid, per cui sembra probabile che solo la Camera effettui un esame completo, con un successivo passaggio veloce in Senato.