Cedolare secca sugli affitti brevi applicabile solo se l’attività riguarda al massimo quattro immobili: superata questa soglia, si configura un’attività imprenditoriale. Lo prevede la Legge di Stabilità 2021, che elimina le attuali disposioni che prevedono un regolamento per identificare l’attività imprenditoriale. Gli affitti brevi, lo ricordiamo, sono di durata inferiore ai 30 giorni, e possono includere contratti con fornitura di biancheria e pulizia dei locali.
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In sostanza, la Manovra introduce due nuove regole.
La prima riguarda la cedolare secca al 21%. Attualmente questa possibilità è sempre prevista (in base all’articolo 4 del dl 50/2017), mentre dal 2021 viene riconosciuta «solo in caso di destinazione alla locazione breve di non più di quattro appartamenti per ciascun periodo di imposta».
La seconda stabilisce invece un nuovo criterio per distinguere l’attività imprenditoriale: «a fini di tutela del consumatore e della concorrenza, l’attività di locazione di immobili di durata non superiore a 30 giorni, da chiunque esercitata, si presume svolta in forma imprenditoriale ai sensi dell’articolo 2082 del codice civile, quando il numero degli appartamenti resi disponibili per le locazioni è superiore a quattro». E’ poi abrogato il comma 3 bis dello stesso articolo 4 del dl 50/2017, in base al quale i criteri tramite i quali l’attività di locazione breve si presume svolta in forma imprenditoriale sono stabiliti da regolamento ministeriale. Dunque, una semplificazione rispetto alle precedenti regole.
La manovra chiarisce inoltre che «le disposizioni sopra illustrate si applicano anche per i contratti stipulati tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, oppure soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di appartamenti da condurre in locazione». Significa che sono ricompresi gli immobili che vengono affittati tramite agenzie o portali digitali.
Infine, viene istituita una banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi presso il Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, che identifica questi immobili mediante un codice da utilizzare in ogni comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei servizi all’utenza, fermo restando quanto stabilito in materia dalle leggi regionali. Le modalità di gestione della banca dati sono regolate da decreto ministeriale, previsto entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021 (quindi, entro inizio marzo).