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Mappa Coronavirus: situazione in Italia a novembre 2020

di Anna Fabi

Pubblicato 9 Novembre 2020
Aggiornato 10 Novembre 2020 15:13

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Ecco tutti i nuovi dati sul Coronavirus, che evidenziano forti criticità nei servizi territoriali e ospedalieri: la situazione contagi Covid aggiornata.

Si acutizza la situazione in Italia legata all’emergenza Coronavirus: continua a crescere la curva dei nuovi casi di contagio da Covid-19 tanto che il Governo è stato costretto ad emanare nel giro di pochi giorni diversi nuovi DPCM con misure via via più restrittive.

Sulla base degli scenari e di 21 indicatori, l’Italia dal 6 novembre è divisa in tre aree di rischio con restrizioni differenziate in base alla gravità della situazione epidemiologica:

  • area gialla: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Veneto;
  • area arancione: Puglia, Sicilia e, dall’11 novembre anche Abruzzo, Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana. ;
  • area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta.

=> Covid: altre 5 Regioni in fascia arancione

Prevenire il Covid-19

Prima di vedere i dati aggiornati, ricordiamo che le misure di prevenzione dal Coronavirus sono sempre le stesse:

  • indossare sempre correttamente la mascherina, ora obbligatoria anche all’aperto;
  • rispettare le regole di distanziamento sociale (almeno un metro);
  • lavare o disinfettare bene e frequentemente le mani;
  • evitare di toccarsi naso, bocca e occhi;
  • disinfettare frequentemente gli ambienti ad uso promiscuo;
  • restare a casa in caso di comparsa di sintomi di contagio da Covid-19;
  • evitare gli assembramenti;
  • scaricare e tenere attiva l’app Immuni.

=> Coronavirus: guida alle mascherine in commercio

Come poi ricorda il Ministero della Salute:

  • si conferma che è necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie ed è altresì fondamentale rimanere a casa il più possibile;
  • si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-­‐sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine;
  • si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.

Coronavirus: il trend in Italia

I dati elaborati dal Ministero della Salute segnalano che l’epidemia in Italia è in rapido peggioramento:

  • ancora complessivamente compatibile con uno scenario di tipo 3 (situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo);
  • ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4 (situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo), già in essere in alcune Regioni, definite “zone rosse”.

=> DPCM: cosa cambia per ristoranti, negozi e aziende nelle tre fasce

Nella settimana di monitoraggio (19 – 25 ottobre):

  • 11 Regioni/PA sono da considerare a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARSCoV-­2, di cui 5 sono a titolo precauzionale in quanto non valutabili in modo attendibile perché la completezza del dato di sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione;
  • 8 Regioni/PA sono classificate a rischio moderato con probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese;
  •  per la prima volta, è stato segnalato il superamento in alcuni territori della soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica (40%);
  • si osserva un ulteriore forte incremento dei casi che porta l’incidenza cumulativa (dati flusso ISS) a 279,72 per 100,000 abitanti nel periodo 12/10-­‐25/10 (contro i 146,18 per 100,000 abitanti del periodo 5/10-­‐18/10);
  • il numero di casi sintomatici è raddoppiato: da 27.117 (periodo 5/10-­‐18/10) a 54.377 (periodo 12/10-­‐25/10);
  • l’aumento di casi è diffuso in tutto il Paese, con tutte le Regioni/PPAA che riportano un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente (flusso MdS);
  • scende la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento di contatti (19,2%), mentre si continua ad osservare un aumento nella percentuale dei casi rilevati per la comparsa di sintomi (32,6%), rimane relativamente stabile (28,3%) la percentuale dei casi che è stata rilevata attraverso attività di screening e si conferma l’aumento (19,9%) della percentuale dei casi per cui non è stato riportato il motivo dell’accertamento diagnostico;
  • aumenta il numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (49.511 casi questa settimana vs 23.018 la settimana precedente) che supera l’80% dei nuovi casi segnalati in alcune Regioni/PA, evidenziando una forte difficoltà nel tracciare in modo completo le catene di trasmissione ed aumento in proporzione dei casi evidenziati per sintomi.

Per quanto riguarda l’indice di riproduzione del virus:

  • nel periodo 08 – 21 ottobre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70 (95%CI: 1,49 – 1,85);
  • si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane con valori superiori a 1,5 in diverse Regioni/PA.

A preoccupare è il fatto che nel periodo di osservazione per la prima volta è stato segnalato il superamento in alcuni territori della soglia critica di occupazione in aree mediche (40%) ed esiste un’alta probabilità che 15 Regioni/PPAA superino le soglie critiche di terapia intensiva e/o aree mediche nel mese di novembre.

Coronavirus in Italia: i dati aggiornati

Complessivamente, il numero di persone attualmente positive in Italia è di 558.636 con incremento rispetto al giorno precedente di 26.100, a fronte di 6.183 nuovi guariti (335.074 in totale da inizio epidemia). I casi totali nel nostro Paese, da inizio epidemia da Covid-19 è pari a 935.104, con un incremento giornaliero di 32.616 nuovi casi. Il Coronavirus è costato la morte a 41.394 persone in Italia (+331).

Da sottolineare che il Report sulla mortalità ci indica le seguenti caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, secondo i dati aggiornati 4 novembre 2020:

  • età media 80 anni;
  • uomini 57.4%;
  • donne 42,6%;
  • numero patologie preesistenti:
    • 0 patologie 3,4%;
    • 1 patologia 13,1%;
    • 2 patologie 19,1%;
    • 3 o più patologie 64,4%;
  • patologie preesistenti osservate più frequentemente:
    • cardiopatia ischemica 27,8%;
    • fibrillazione atriale 24%;
    • scompenso cardiaco 16,1%;
    • ictus 11,3%

Regioni – totale casi, attuali e incremento:

  • Lombardia: 260.754 (132.410) (6.318)
  • Piemonte: 97.779 (54.197) (3.884)
  • Campania: 86.919 (69.652) (4.601)
  • Veneto: 79.269 (50.970) (3.362)
  • Emilia-Romagna: 71.408 (37.852) (2.360)
  • Lazio: 65.814 (51.378) (2.489)
  • Toscana: 62.946 (43.447) (2.479)
  • Liguria: 36.430 (12.408) (886)
  • Sicilia: 31.271 (21.467) (1.083)
  • Puglia: 25.701 (17.187) (766)
  • Marche: 18.789 (10.241) (502)
  • Umbria: 14.939 (9.800) (660)
  • Friuli Venezia Giulia: 14.728 (7.641) (504)
  • Abruzzo: 14.519 (9.331) (584)
  • P.A. Bolzano: 13.126 (7.987) (781)
  • Sardegna: 12.261 (8.427) (424)
  • P.A. Trento: 10.886 (2.753) (182)
  • Calabria: 7.465 (5.020) (359)
  • Valle d’Aosta: 4.135 (2.172) (55)
  • Basilicata: 3.523 (2.654) (246)
  • Molise: 2.442 (1.642) (91)

Province – totale e incremento casi:

  • Milano: 97.365 (2956)
  • Torino: 54.033 (2095)
  • Napoli: 53.910 (2158)
  • Roma: 47.171 (2045)
  • Monza e della Brianza: 26.236 (877)
  • Brescia: 25.335 (545)
  • Varese: 21.890 (620)
  • Genova: 21.794 (516)
  • Bergamo: 20.236 (123)
  • Firenze: 18.603 (554)
  • Caserta: 15.968 (880)
  • Treviso: 15.792 (485)
  • Bologna: 15.068 (538)
  • Padova: 15.067 (487)
  • Verona: 14.940 (560)
  • Como: 14.465 (174)
  • Vicenza: 13.949 (841)
  • Pavia: 13.128 (313)
  • Bolzano: 13.126 (781)
  • Cuneo: 12.470 (691)
  • Venezia: 11.300 (546)
  • Modena: 11.178 (614)
  • Reggio nell’Emilia: 11.024 (319)
  • Trento: 10.886 (182)
  • Perugia: 10.821 (471)
  • Bari: 10.106 (160)
  • Cremona: 9.833 (99)
  • Palermo: 9.486 (152)
  • Salerno: 9.112 (845)
  • Alessandria: 8.597 (327)
  • Pisa: 8.414 (347)
  • Piacenza: 8.038 (153)
  • Catania: 7.981 (239)
  • Mantova: 7.367 (135)
  • Novara: 7.231 (236)
  • Lecco: 7.082 (136)
  • Parma: 6.755 (177)
  • Frosinone: 6.321 (6)
  • Lodi: 6.239 (57)
  • Foggia: 6.233 (203)
  • Arezzo: 6.145 (252)
  • Lucca: 6.001 (262)
  • Udine: 5.806 (281)
  • Rimini: 5.568 (191)
  • Ancona: 5.544 (195)
  • Prato: 5.467 (336)
  • Sassari: 5.244 (154)
  • Pistoia: 5.148 (267)
  • Latina: 5.120 (248)
  • Forlì-Cesena: 4.966 (115)
  • Viterbo: 4.753 (180)
  • La Spezia: 4.749 (142)
  • Asti: 4.582 (194)
  • Trieste: 4.549 (115)
  • Belluno: 4.526 (268)
  • Livorno: 4.521 (154)
  • Avellino: 4.323 (196)
  • L’Aquila: 4.319 (242)
  • Pesaro e Urbino: 4.165 (42)
  • Savona: 4.108 (88)
  • Aosta: 4.080 (55)
  • Ravenna: 3.951 (90)
  • Teramo: 3.782 (115)
  • Imperia: 3.760 (104)
  • Macerata: 3.741 (130)
  • Sondrio: 3.651 (114)
  • Massa Carrara: 3.467 (99)
  • Vercelli: 3.462 (113)
  • Terni: 3.409 (164)
  • Ferrara: 3.398 (113)
  • Pescara: 3.291 (81)
  • Biella: 3.118 (83)
  • Reggio di Calabria: 2.952 (181)
  • Ragusa: 2.911 (198)
  • Barletta-Andria-Trani: 2.858 (167)
  • Messina: 2.833 (200)
  • Chieti: 2.797 (123)
  • Siena: 2.710 (139)
  • Pordenone: 2.689 (95)
  • Taranto: 2.625 (106)
  • Verbano-Cusio-Ossola: 2.601 (76)
  • Ascoli Piceno: 2.503 (52)
  • Cagliari: 2.465 (101)
  • Trapani: 2.254 (5)
  • Cosenza: 2.210 (61)
  • Fermo: 2.183 (82)
  • Siracusa: 2.153 (175)
  • Potenza: 2.028 (141)
  • Sud Sardegna: 2.017 (146)
  • Rovigo: 2.016 (103)
  • Grosseto: 1.915 (69)
  • Lecce: 1.855 (63)
  • Brindisi: 1.843 (65)
  • Gorizia: 1.505 (4)
  • Nuoro: 1.468 (14)
  • Rieti: 1.458 (1)
  • Campobasso: 1.457 (70)
  • Benevento: 1.285 (13)
  • Caltanissetta: 1.284 (92)
  • Agrigento: 1.283 (0)
  • Matera: 1.275 (103)
  • Catanzaro: 1.184 (64)
  • Oristano: 1.067 (9)
  • Enna: 1.061 (22)
  • Isernia: 950 (15)
  • Crotone: 437 (17)
  • Vibo Valentia: 284 (36)