Si acutizza la situazione in Italia legata all’emergenza Coronavirus: continua a crescere la curva dei nuovi casi di contagio da Covid-19 tanto che il Governo è stato costretto ad emanare nel giro di pochi giorni diversi nuovi DPCM con misure via via più restrittive.
Sulla base degli scenari e di 21 indicatori, l’Italia dal 6 novembre è divisa in tre aree di rischio con restrizioni differenziate in base alla gravità della situazione epidemiologica:
- area gialla: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Veneto;
- area arancione: Puglia, Sicilia e, dall’11 novembre anche Abruzzo, Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana. ;
- area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta.
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Prevenire il Covid-19
Prima di vedere i dati aggiornati, ricordiamo che le misure di prevenzione dal Coronavirus sono sempre le stesse:
- indossare sempre correttamente la mascherina, ora obbligatoria anche all’aperto;
- rispettare le regole di distanziamento sociale (almeno un metro);
- lavare o disinfettare bene e frequentemente le mani;
- evitare di toccarsi naso, bocca e occhi;
- disinfettare frequentemente gli ambienti ad uso promiscuo;
- restare a casa in caso di comparsa di sintomi di contagio da Covid-19;
- evitare gli assembramenti;
- scaricare e tenere attiva l’app Immuni.
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Come poi ricorda il Ministero della Salute:
- si conferma che è necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie ed è altresì fondamentale rimanere a casa il più possibile;
- si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-‐sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine;
- si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.
Coronavirus: il trend in Italia
I dati elaborati dal Ministero della Salute segnalano che l’epidemia in Italia è in rapido peggioramento:
- ancora complessivamente compatibile con uno scenario di tipo 3 (situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo);
- ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4 (situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo), già in essere in alcune Regioni, definite “zone rosse”.
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Nella settimana di monitoraggio (19 – 25 ottobre):
- 11 Regioni/PA sono da considerare a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARS-CoV-2, di cui 5 sono a titolo precauzionale in quanto non valutabili in modo attendibile perché la completezza del dato di sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione;
- 8 Regioni/PA sono classificate a rischio moderato con probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese;
- per la prima volta, è stato segnalato il superamento in alcuni territori della soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica (40%);
- si osserva un ulteriore forte incremento dei casi che porta l’incidenza cumulativa (dati flusso ISS) a 279,72 per 100,000 abitanti nel periodo 12/10-‐25/10 (contro i 146,18 per 100,000 abitanti del periodo 5/10-‐18/10);
- il numero di casi sintomatici è raddoppiato: da 27.117 (periodo 5/10-‐18/10) a 54.377 (periodo 12/10-‐25/10);
- l’aumento di casi è diffuso in tutto il Paese, con tutte le Regioni/PPAA che riportano un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente (flusso MdS);
- scende la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento di contatti (19,2%), mentre si continua ad osservare un aumento nella percentuale dei casi rilevati per la comparsa di sintomi (32,6%), rimane relativamente stabile (28,3%) la percentuale dei casi che è stata rilevata attraverso attività di screening e si conferma l’aumento (19,9%) della percentuale dei casi per cui non è stato riportato il motivo dell’accertamento diagnostico;
- aumenta il numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (49.511 casi questa settimana vs 23.018 la settimana precedente) che supera l’80% dei nuovi casi segnalati in alcune Regioni/PA, evidenziando una forte difficoltà nel tracciare in modo completo le catene di trasmissione ed aumento in proporzione dei casi evidenziati per sintomi.
Per quanto riguarda l’indice di riproduzione del virus:
- nel periodo 08 – 21 ottobre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70 (95%CI: 1,49 – 1,85);
- si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane con valori superiori a 1,5 in diverse Regioni/PA.
A preoccupare è il fatto che nel periodo di osservazione per la prima volta è stato segnalato il superamento in alcuni territori della soglia critica di occupazione in aree mediche (40%) ed esiste un’alta probabilità che 15 Regioni/PPAA superino le soglie critiche di terapia intensiva e/o aree mediche nel mese di novembre.
Coronavirus in Italia: i dati aggiornati
Complessivamente, il numero di persone attualmente positive in Italia è di 558.636 con incremento rispetto al giorno precedente di 26.100, a fronte di 6.183 nuovi guariti (335.074 in totale da inizio epidemia). I casi totali nel nostro Paese, da inizio epidemia da Covid-19 è pari a 935.104, con un incremento giornaliero di 32.616 nuovi casi. Il Coronavirus è costato la morte a 41.394 persone in Italia (+331).
Da sottolineare che il Report sulla mortalità ci indica le seguenti caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, secondo i dati aggiornati 4 novembre 2020:
- età media 80 anni;
- uomini 57.4%;
- donne 42,6%;
- numero patologie preesistenti:
- 0 patologie 3,4%;
- 1 patologia 13,1%;
- 2 patologie 19,1%;
- 3 o più patologie 64,4%;
- patologie preesistenti osservate più frequentemente:
- cardiopatia ischemica 27,8%;
- fibrillazione atriale 24%;
- scompenso cardiaco 16,1%;
- ictus 11,3%
Regioni – totale casi, attuali e incremento:
- Lombardia: 260.754 (132.410) (6.318)
- Piemonte: 97.779 (54.197) (3.884)
- Campania: 86.919 (69.652) (4.601)
- Veneto: 79.269 (50.970) (3.362)
- Emilia-Romagna: 71.408 (37.852) (2.360)
- Lazio: 65.814 (51.378) (2.489)
- Toscana: 62.946 (43.447) (2.479)
- Liguria: 36.430 (12.408) (886)
- Sicilia: 31.271 (21.467) (1.083)
- Puglia: 25.701 (17.187) (766)
- Marche: 18.789 (10.241) (502)
- Umbria: 14.939 (9.800) (660)
- Friuli Venezia Giulia: 14.728 (7.641) (504)
- Abruzzo: 14.519 (9.331) (584)
- P.A. Bolzano: 13.126 (7.987) (781)
- Sardegna: 12.261 (8.427) (424)
- P.A. Trento: 10.886 (2.753) (182)
- Calabria: 7.465 (5.020) (359)
- Valle d’Aosta: 4.135 (2.172) (55)
- Basilicata: 3.523 (2.654) (246)
- Molise: 2.442 (1.642) (91)
Province – totale e incremento casi:
- Milano: 97.365 (2956)
- Torino: 54.033 (2095)
- Napoli: 53.910 (2158)
- Roma: 47.171 (2045)
- Monza e della Brianza: 26.236 (877)
- Brescia: 25.335 (545)
- Varese: 21.890 (620)
- Genova: 21.794 (516)
- Bergamo: 20.236 (123)
- Firenze: 18.603 (554)
- Caserta: 15.968 (880)
- Treviso: 15.792 (485)
- Bologna: 15.068 (538)
- Padova: 15.067 (487)
- Verona: 14.940 (560)
- Como: 14.465 (174)
- Vicenza: 13.949 (841)
- Pavia: 13.128 (313)
- Bolzano: 13.126 (781)
- Cuneo: 12.470 (691)
- Venezia: 11.300 (546)
- Modena: 11.178 (614)
- Reggio nell’Emilia: 11.024 (319)
- Trento: 10.886 (182)
- Perugia: 10.821 (471)
- Bari: 10.106 (160)
- Cremona: 9.833 (99)
- Palermo: 9.486 (152)
- Salerno: 9.112 (845)
- Alessandria: 8.597 (327)
- Pisa: 8.414 (347)
- Piacenza: 8.038 (153)
- Catania: 7.981 (239)
- Mantova: 7.367 (135)
- Novara: 7.231 (236)
- Lecco: 7.082 (136)
- Parma: 6.755 (177)
- Frosinone: 6.321 (6)
- Lodi: 6.239 (57)
- Foggia: 6.233 (203)
- Arezzo: 6.145 (252)
- Lucca: 6.001 (262)
- Udine: 5.806 (281)
- Rimini: 5.568 (191)
- Ancona: 5.544 (195)
- Prato: 5.467 (336)
- Sassari: 5.244 (154)
- Pistoia: 5.148 (267)
- Latina: 5.120 (248)
- Forlì-Cesena: 4.966 (115)
- Viterbo: 4.753 (180)
- La Spezia: 4.749 (142)
- Asti: 4.582 (194)
- Trieste: 4.549 (115)
- Belluno: 4.526 (268)
- Livorno: 4.521 (154)
- Avellino: 4.323 (196)
- L’Aquila: 4.319 (242)
- Pesaro e Urbino: 4.165 (42)
- Savona: 4.108 (88)
- Aosta: 4.080 (55)
- Ravenna: 3.951 (90)
- Teramo: 3.782 (115)
- Imperia: 3.760 (104)
- Macerata: 3.741 (130)
- Sondrio: 3.651 (114)
- Massa Carrara: 3.467 (99)
- Vercelli: 3.462 (113)
- Terni: 3.409 (164)
- Ferrara: 3.398 (113)
- Pescara: 3.291 (81)
- Biella: 3.118 (83)
- Reggio di Calabria: 2.952 (181)
- Ragusa: 2.911 (198)
- Barletta-Andria-Trani: 2.858 (167)
- Messina: 2.833 (200)
- Chieti: 2.797 (123)
- Siena: 2.710 (139)
- Pordenone: 2.689 (95)
- Taranto: 2.625 (106)
- Verbano-Cusio-Ossola: 2.601 (76)
- Ascoli Piceno: 2.503 (52)
- Cagliari: 2.465 (101)
- Trapani: 2.254 (5)
- Cosenza: 2.210 (61)
- Fermo: 2.183 (82)
- Siracusa: 2.153 (175)
- Potenza: 2.028 (141)
- Sud Sardegna: 2.017 (146)
- Rovigo: 2.016 (103)
- Grosseto: 1.915 (69)
- Lecce: 1.855 (63)
- Brindisi: 1.843 (65)
- Gorizia: 1.505 (4)
- Nuoro: 1.468 (14)
- Rieti: 1.458 (1)
- Campobasso: 1.457 (70)
- Benevento: 1.285 (13)
- Caltanissetta: 1.284 (92)
- Agrigento: 1.283 (0)
- Matera: 1.275 (103)
- Catanzaro: 1.184 (64)
- Oristano: 1.067 (9)
- Enna: 1.061 (22)
- Isernia: 950 (15)
- Crotone: 437 (17)
- Vibo Valentia: 284 (36)