Ci sono un nuovo credito d’imposta sugli affitti per l’ultimo trimestre dell’anno e l’abolizione del saldo IMU di dicembre per i commercianti e le PMI colpite dai provvedimenti anti-covid del DPCM del 24 ottobre.
In pratica, ristoranti, bar, palestre e discoteche non pagano la seconda rata IMU 2020 e godono di un’agevolazione fiscale al 60% sui canoni di locazione commerciale analoga a quella già sperimentata in primavera.
Le novità sono contenute negli articoli 8 e 9 del dl 137/2020, il Decreto Ristori.
Bonus affitti
Il credito d’imposta sugli affitti è destinato alle attività limitate dal DPCM 24 Ottobre. Fra gli altri: ristoranti, bar, palestre, hotel, cinema. Nell’allegato 1 al decreto ci sono i codici ATECO coinvolti.
L’agevolazione, pari al 60% del canone, si applica con riferimento a ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre. E’ utilizzabile solo per immobili che non siano a scopo abitativo. In parole semplici, un bar che deve limitare l’orario pagherà il 60% di affitto in meno a ottobre, novembre e dicembre. Il credito d’imposta si applica alle categorie aventi diritto, indipendentemente dal fatturato annuo.
Come si applica: si può utilizzare in dichiarazione dei redditi oppure in compensazione, o ancora può essere ceduto al locatore. Nei primi due casi (utilizzo in dichiarazione o in compensazione) bisogna effettuare interamente il pagamento e poi utilizzarlo per applicare il beneficio. Se invece viene scelta l’opzione dello sconto sull’affitto, ci vuole uno specifico accordo tra le parti (il locatore non è obbligato ad applicarlo).
Molto in sintesi, si applicano tutte le regole già previste in base all‘articolo 28 del dl 34/2020 (il Dl Rilancio).
Esenzione saldo IMU
Per quanto riguarda l’IMU, l’articolo 9 prevede che «in considerazione degli effetti connessi all’emergenza epidemiologica da COVID-19, per l’anno 2020, non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria (IMU)». Si tratta del saldo del prossimo mese di dicembre Non è una proroga, ma un’esenzione. Due i requisiti fondamentali:
- per immobili e pertinenze in cui si esercitano le attività indicate nell’allegato 1 del DPCM 24 Ottobre.
- Il proprietario dell’immobile deve essere anche gestori delle attività.
Ricordiamo infine che il Dl Ristori prevede anche una lunga serie di altre misure per le PMI colpite dal provvedimento restrittivo anti-Coronavirus del 24 maggio: contributi a fondo perduto, fondi per particolari settori, nuovi bonus per profesisonisti di cultura, turismo, sport e spettacoli, nuove settimane di cassa integrazione attivabili.