Si avvicinano le prime scadenze per la dichiarazione dei redditi e da quest’anno una delle principali novità è il nuovo requisito della tracciabilità dei pagamenti per la fruizione delle agevolazioni fiscali sulle spese medico-sanitarie. Ci sono comunque deroghe ed eccezioni alla nuova regola. Ad esempio, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, non rileva chi è che paga i conti del medico ai fini della detrazione IRPEF al 19% in dichiarazione dei redditi: l’importante è garantire la corrispondenza tra la spesa medica o sanitaria effettuata ed il contribuente, ossia tra prestazione e intestazione della fattura. Per portare in detrazione la spesa, però, è necessario conservare la ricevuta cartacea dei pagamenti o, in mancanza di questa, l’annotazione in fattura (o ricevuta fiscale o documento commerciale), da parte di chi ha percepito le somme o effettuato la prestazione di servizio.
Se la spesa medica è pagata con carta di credito del coniuge (cfr.: Agenzia delle Entrate, interpello 431/2020), quindi, se c’è questa corrispondenza non si perde il diritto alla detrazione, purché l’onere sia sostenuto dall’intestatario il documento di spesa (ancor meglio se co-intestatario).
Con la risposta n. 484/2020, inoltre, il Fisco ha ulteriormente chiarito che si può il dottore con il bancomat del familiare per una prestazione sanitaria erogata nei propri confronti presso una struttura privata non convenzionata con il SSN (per le quali sussiste obbligo di pagamento con mezzi tracciabili ai fini della detraibilità d’imposta di cui all’articolo 15 del TUIR ). Se la fattura è intestata al contribuente, si può usare anche uno strumento di pagamento (articolo 1, comma 679, della legge n. 160/2019) di cui non si è titolari, come ad esempio la carta di un familiare.
=> Detrazioni IRPEF: le regole di pagamento tracciabile
Dall’anno di imposta 2020 la detrazione sulle spese mediche spetta solo per le spese siano state sostenute con sistemi di pagamento tracciabili, ad eccezione delle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici oppure per le prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche e private convenzionate con il SSN, che si possono pagare anche in essere contanti. In generale, per poter dimostrare il pagamento tracciabile, il contribuente deve poter vantare una serie di documenti:
- la prova cartacea della transazione / pagamento con ricevuta bancomat;
- l’estratto conto;
- la copia del bollettino postale o del MAV eseguito e dei pagamenti effettuati con PagoPA.
Se non possibile, il pagamento può essere documentato tramite annotazione in fattura, ricevuta fiscale o altro documento commerciale.
=> Detrazioni con pagamento tracciato: i documenti da conservare
AI fini della precompilata, comunque, i contribuenti possono anche manifestare l’opposizione all’utilizzo dei dati nellapropria dichiarazione dei redditi.