Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 18 ottobre un decreto legislativo che introduce integrazioni e correttivi al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, disciplina introdotta con il decreto legislativo n. 14 del 2019.
Si tratta dello schema di decreto legislativo in attuazione della delega prevista dalla legge 20/2019. In particolare:
- si sostituisce l’espressione “difficoltà” quella di “squilibrio”;
- si ridefinisce l’indice della crisi per renderlo più descrittivo di una situazione di insolvenza reversibile o di predizione di insolvenza;
- si riformulano le norme per i contesti in cui è possibile che l’azienda possa svolgere attività di direzione e coordinamento;
- si chiarisce la nozione di gruppo di imprese (sono esclusi oltre che lo Stato anche gli enti territoriali);
- si ridefiniscono le misure protettive del patrimonio del debitore;
- si rendono più stringenti le norme per individuare il componente degli “Organismi di composizione della crisi d’impresa” (OCRI) riconducibile al debitore in crisi.
Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato e dalle Commissioni parlamentari competenti.
Il dlgs (Disposizioni integrative e correttive a norma dell’articolo 1, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 20, al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155”) è stato approvato con esame definitivo, tenendo conto dei pareri della Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti.