Ai bonus ristrutturazioni, ecobonus e superbonus fiscali può accedere il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) purché sia lui/lei a pagare le fatture. Ma ciò è possibile per il 100% dell’importo delle fatture pagate anche se l’usufrutto a rogito è una piccolissima percentuale, nella fattispecie, l’1%?
Il comproprietario di un immobile ha diritto ad utilizzare le detrazioni, così come i titolari di un qualsiasi altro diritto abilitativo (affitto, usufrutto, comodato, e via dicendo).
La legge (articolo 16-bis Dpr 917/1986), riconosce la detrazione per le ristrutturazioni edilizie in relazione alle spese «sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi». Non prevede altri paletti. Quindi, le forme di comproprietà sono ammesse.
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L’aspetto rilevante è chi ha sostenuto le spese. Lo prevede anche la Guida alle ristrutturazioni edilizie dell’Agenzia delle Entrate, che fra l’altro propone un esempio relativo proprio a un eventuale caso di comproprietà:
nel caso di due comproprietari di un immobile, se la fattura e il bonifico sono intestati a uno solo di essi, ma le spese di ristrutturazione sono state sostenute da entrambi, la detrazione spetta anche al soggetto che non è stato indicato nei predetti documenti, a condizione che nella fattura sia annotata la percentuale di spesa da quest’ultimo sostenuta.
E’ una fattispecie diversa da quella che lei propone, ma mi pare indichi con chiarezza la possibilità di applicare l’agevolazione ai casi di comproprietà, senza introdurre paletti riguardo alle percentuali di possesso (o relative ad altro diritto di godimento), ma sottolineando invece che bisogna aver sostenuto le spese.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz