L’emergenza Coronavirus ha dato una spinta decisiva all’adozione da parte delle aziende di modelli di lavoro agile, il cosiddetto Smart Working.
Una necessità durante il lockdown, per riuscire a contenere il rischio di contagio senza fermare l’attività lavorativa di tantissime aziende, ora lo Smart Working rimane una modalità di lavoro fortemente caldeggiata dal Governo che ha previsto per tutto il periodo di emergenza sanitaria da Covid-19 – ma comunque non oltre il 31 dicembre 2020 – una procedura semplificata, eliminando la necessità di depositare gli accordi previsti dalla legislazione ordinaria su questo strumento (articolo 19 della legge 81/2017).
Una volta terminata la fase di emergenza Coronavirus si tornerà alle modalità ordinarie sia per le nuove attivazioni che per le prosecuzioni delle prestazione lavorative in modalità agile, le quali prevedono un accordo scritto, che deve necessariamente contenere una serie di elementi, relativi a poteri direttivi del datore di lavoro, tempi di riposo, misure tecniche e organizzative.
Per conoscere nel dettaglio la normativa aggiornata sullo Smart Working, compreso il diritto a ricevere i buoni pasto, guarda la video guida realizzata da PMI.it.