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Blockchain in Italia: applicazioni strategiche per PMI

di Alessandra Gualtieri

14 Settembre 2020 10:07

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Blockchain per PMI e imprenditori in Italia: studio OCSE sullo sviluppo dell'ecosistema italiano delle applicazioni e consigli pratici.

Stato dell’arte e impatto della Blockchain su Startup e PMI Innovative in Italia: è il focus tematico dello studio OCSE presentato nei giorni scorsi e finanziato dal MiSE allo scopo di fare il punto su applicazioni e infrastrutture disponibili ne nostro Paese basate su tale tecnologia e sul quadro normativo che a riguarda.

Il rapporto esamina in particolare caratteristiche e tendenze delle aziende e PMI che introducono servizi basati sulla tecnologia blockchain nel mercato italiano, evidenziando le diverse opportunità e le sfide ancora aperte in termini di sviluppo economico. Focus su settori e imprese maggiormente coinvolti, descrizione della regolamentazione in materia e analisi delle tendenze in materia di politiche pubbliche, con specifiche raccomandazioni in questo senso.

Blockchain per PMI e imprenditori in Italia

Dalle conclusioni del report emerge che:

numerose imprese stanno mettendo a punto innovative soluzioni blockchain che potrebbero raggiungere una significativa presenza sul mercato, in particolare per l’erogazione di servizi nei settori di eccellenza identificati con il marchio Made in Italy (per esempio, il settore dei macchinari, quello tessile o alimentare).

Le imprese italiane della blockchain si rivolgono principalmente alle PMI e questo crea opportunità di sviluppo della loro capacità digitale, considerato che ad oggi permane una scarsa diffusione di soluzioni avanzate di analisi dei dati (10%) e di penetrazioni di servizi Coud. Situazione aggravata dal limitato livello di formazione in azienda.

Raccomandazioni di policy

Di seguito, la sintesi delle raccomandazioni fornite dall’OCSE per una diffusione rapida ed efficace della tecnologia Blockchain tra le imprese italiane.

Educazione e consapevolezza

  •  Sostenere lo sviluppo di competenze digitali tra manager e dirigenti delle PMI, per esempio proponendo agli “Innovation Manager” formazioni su potenzialità e possibili applicazioni industriali della blockchain.
  • Sfruttare i Centri di competenze nel Paese per erogare formazione, anche incentivata (magari online, anche da enti erogatori esteri), sulle competenze DLT, particolarmente destinati alle PMI.
  • Estendere l’uso dei “voucher per l’Innovation Manager” ai progetti sulle tecnologie di
    registro distribuito.

Dati a supporto di politiche informate

  • Condurre indagini sulla consapevolezza a livello d’impresa e la diffusione delle DLT nei processi aziendali.
  • Collaborare con istituti di ricerca specializzati per fornire informazioni sullo sviluppo della
    tecnologia nel Paese e sugi incentivi di governo per imprenditori e startup.

Servizi pubblici alle PMI tramite DLT

  • Aumentare il numero di applicazioni basate su DLT per l’erogazione di servizi pubblici e l’adempimento delle formalità burocratiche. In Italia un esperimento potrebbe essere condotto nei settori del Made in Italy (tessile, alimentare e macchinari).
  • Organizzare un hackathon tra imprese italiane del settore, per proporre soluzioni blockchain per uno specifico
    aspetto di policy (per esempio, la semplificazione della procedura per la richiesta di sostegno
    finanziario nell’ambito dei programmi del MiSE).

Finanziamento startup e PMI innovative

  • Coordinare gli incentivi nazionali e locali per fornire a startup e PMI informazioni chiare su tutti i canali di finanziamento a loro disposizione.
  • Valutare d’includere la diffusione della blockchain in Italia tra gli obiettivi del “CDP Venture Capital SGR – Fondo Nazionale Innovazione” e del Fondo per la crescita sostenibile gestito dal MiSE.

Cooperazione locale, nazionale e internazionale

  • Istituire un gruppo interministeriale per coordinare azioni del governo e risorse investite in questo settore.
  • Proporre un coordinamento (anche Accordi di programma) con le autorità locali che applicano strategie a favore
    dell’innovazione comprendenti servizi alle PMI e ai cittadini tramite sistemi basati su DLT.
  •  Sfruttare la presidenza italiana del Partenariato europeo per la blockchain e la partecipazione dell’Italia all’iniziativa per  promuovere la diffusione della tecnologia. Si potrebbe, per esempio, sostenere l’adozione del sistema di identità digitale unica sviluppato nell’ambito della European Blockchain Service Infrastructure.

Strategia MiSE

Come ha commentato il Sottosegretario Mirella Liuzzi a margine dei dati emersi:

l’industria italiana della blockchain sta crescendo rapidamente. Occorre quindi assecondare, con politiche mirate, questi percorsi di sviluppo in modo da innescare crescita e innovazione, coinvolgere sempre più realtà imprenditoriali e puntare a una visione strategica del futuro in cui l’Italia vuole recitare un ruolo di primo piano.

I tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico, si legge in una nota, stanno anche elaborando il documento finale della “Strategia italiana per la Blockchain e i registri distribuiti”, sulla scorta delle osservanze fornite in seno ala consultazione pubblica terminata lo scorso luglio.