È dedicato all’impatto del Cloud Computing sul sistema-Paese e sul modo di fare impresa in Italia il nuovo studio promosso da The European House – Ambrosetti e Microsoft Italia, promotori di una ricerca qualitativa realizzata per focalizzare l’attenzione sul livello di diffusione delle tecnologie cloud in Italia.
Cloud: a che punto siamo?
L’Italia vede crescere l’adozione del Cloud Computing con un tasso del 22,5% tuttavia, sebbene l’81,3% delle aziende intervistate affermi di utilizzarlo, la percentuale di organizzazioni che hanno raggiunto un livello avanzato di adozione è pari soltanto il 31,9% del campione.
Per il 49,4% delle imprese, i servizi Cloud sono adottati solo per rispondere a necessità contingenti e non inseriti in un approccio strategico. Per quanto riguarda le PMI, il 30,4% dichiara di non aver adottato alcun tipo di soluzione cloud e solo il 17,4% considera il Cloud Computing una risorsa strategica per la propria crescita.
Se il principale beneficio del Cloud sembra essere la capacità di reagire più rapidamente al cambiamento, seguito dalla capacità di migliorare la gestione dei picchi di lavoro e di favorire un maggiore controllo dei costi e un incremento della sicurezza informatica, anche le criticità emerse non sono poche. Gli ostacoli all’adozione di massa del Cloud Computing sono i costi di migrazione, la gestione dei dati e la carenza di competenze specifiche adeguatamente formate.
Cloud per la ripartenza
La ricerca ha permesso a Microsoft Italia e The European House – Ambrosetti di offrire delle linee guida da seguire per potenziare i benefici delle nuove tecnologie Cloud-based in ottica di competitività e di rilancio del Paese.
Per le PMI, invece, la transizione verso il Cloud dovrebbe diventare un elemento di riferimento nelle scelte delle imprese che vogliono accedere alle risorse del recente decreto attuativo Piano Transizione 4.0, per supportare la competitività e valorizzare il Made in Italy.
Per quanto riguarda la PA, le opportunità offerte dal Cloud dovrebbero servire da leva per migliorare l’erogazione di servizi a cittadini e imprese anche definendo un Piano di Migrazione della Pubblica Amministrazione sul Cloud di orizzonte triennale.
Il Cloud è una risorsa unica anche per sviluppare le competenze digitali della popolazione italiana, con particolare attenzione alle skills necessarie per la Data Economy e l’Intelligenza Artificiale.