Partirà il prossimo 1° dicembre il Progetto Italia Cashless con cui il Governo vuole scoraggiare l’utilizzo dei soldi contanti in favore dei pagamenti elettronici.
O almeno questi sono i piani del premier Giuseppe Conte, che in questi giorni ha incontrato i principali prestatori di servizi di pagamento in Italia (piattaforme di pagamento, gestori di carte, banche e poste) per definire l’adeguamento tecnologico e individuare un perimetro comune. In particolare Conte si è confrontato con:
- American Express payment services;
- Banca Sella;
- Bancomatpay;
- Bnl Axepta;
- Iccrea;
- Intesa Sanpaolo;
- Nexi;
- Paytipper;
- Postepay;
- Satispay;
- Unicredit.
Perché si possa davvero partire tra due mesi con il Piano è necessario che tutte queste realtà, sia quelle che attuano le convenzioni per l’uso del POS da parte delle attività commerciali che fornitori di strumenti di pagamento via app, seguano un adeguamento tecnologico comune.
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Piano Cashless e Bonus Cashback
Tra le principali proposte si segnala la necessità di:
- rendicontare le operazioni di pagamento attraverso la piattaforma PagoPA, affiancata dalle piattaforme bancarie;
- inviare tutte le informazioni relative ai pagamenti elettronici all’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda il meccanismo del cashback, volto ad incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici, si fruirà di un credito pari al 10% dell’importo totale speso, superati i 3.000 euro di spesa effettuata pagando senza contanti in un determinato periodo che si ipotizza possa coincidere con quello che intercorre tra una dichiarazione dei redditi e l’altra. La forma del credito non è stata ancora stabilita e si sta valutando la possibilità di prevedere un minimo di operazioni da effettuare.
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Si tratta dunque di un’iniziativa che si aggiunge alle altre intraprese dal Governo italiano per contrastare l’evasione fiscale e il ricorso al denaro contante. Da gennaio 2021, lo ricordiamo, dovrebbe infatti partire anche la lotteria degli scontrini, che premierà coloro che privilegeranno i pagamenti elettronici, mentre ha già preso il via il credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate ai commercianti e ai professionisti per le transazioni effettuate con pagamenti elettronici. In parallelo è stato portato a 2.000 euro il limite della spesa con contati.