Secondo l’art.1, c.4, della Legge di Bilancio 2018, per i contratti di fornitura idrica il diritto al corrispettivo si prescrive in 2 anni. L’ARERA ha disposto che per le fatture la cui scadenza è successiva al 1.01.2020, risalenti a consumi di più di 2 anni, è in facoltà degli utenti invocare la prescrizione. Ciò premesso, le bollette 2018 datate 16.06.2020 possono essere impugnate per il periodo luglio/dicembre 2018? Anche senza preavviso dell’Ente? Dalla fattura non emerge alcuna data riguardante la lettura del contatore.
In base a quanto prevede l’Authority ARERA, i gestori sono tenuti a emettere bollette trasparenti, separando gli importi che si riferiscono a periodi precedenti ai due anni.
Nel dettaglio, in base alla delibera 547/2019 del dicembre scorso, «per importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni, il gestore è tenuto ad informare l’utente finale, utilizzando uno o più canali di comunicazione idonei a garantire completezza e trasparenza, della possibilità di eccepire la prescrizione, mediante il seguente avviso testuale:
La fattura [specificare numero fattura] contiene importi per consumi risalenti a più di due anni, che potrebbero non essere pagati qualora la responsabilità del ritardo di fatturazione di tali importi non sia a Lei attribuibile, in applicazione della Legge di bilancio 2018 (Legge 205/17). La invitiamo a comunicare tempestivamente la Sua volontà di non pagare tali importi ai recapiti di seguito riportati…
Da quello che scrive, mi pare che questa dicitura non sia presente. E’ possibile che questo dipenda dal fatto che, in realtà, non sia ancora trascorso il tempo necessario alla prescrizione: se la fattura è di giugno 2020 e si riferisce a consumi del secondo semestre 2018, potrebbe esserle stata inviata proprio per non far scattare i termini di prescrizione.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz