Permettere alle piccole e medie imprese toscane di avvicinarsi alle nuove regole di accesso al credito previste dall’accordo di Basilea 2: è questo l’obiettivo che si pone il software realizzato dalle Università toscane con il contributo della Regione Toscana, del gruppo di lavoro Finanza Firenze del Dipartimento di Scienza Aziendali, di Fidi Toscana Spa e di Unioncamere Toscana.
Il prodotto in questione, che ha il nome di Procofit (acronimo che sta per “progetto per l’incremento della consapevolezza finanziaria delle imprese toscane”), punta ad indicare alle PMI dove e come migliorarsi ed è disponibile gratuitamente, per tutte le imprese toscane, sul Web nella versione basic a partire da oggi.
Il progetto prevede un kit di autovalutazione che ha alcune peculiarità con i modelli attualmente presenti sul mercato della consulenza. In particolare, si tratta di un sistema calibrato su un campione rappresentativo delle imprese toscane che utilizza sia i dati di bilancio sia i dati andamentali (ossia il rapporto sistema bancario-impresa) riferendosi al modello d’insolvenza definito da Basilea 2 (si tratta di una situazione di insoluto protratta da 180 giorni).
L’impresa dovrà inserire i propri valori di bilancio utilizzando delle maschere per l’inserimento dei dati. Successivamente il motore di calcolo provvederà ad esporre i risultati riferiti ad una stima dell’adeguatezza economico-finanziaria e del merito creditizio attraverso modelli statistici. Inoltre, sarà stilato un report dove saranno indicate una serie di possibili policy strategiche volte al miglioramento del merito creditizio.
Scopo del progetto è, in particolare, quello di far conoscere all’imprenditore, in maniera dettagliata, la sua azienda mediante indicatori di bilancio. Per valutare la probabilità di insolvenza delle imprese sono intervenute alcune banche della Regione tra cui il Monte dei Paschi di Siena, la Banca CR Firenze, la Banca Nazionale del Lavoro e la Banca Etruria.
Il software è disponibile sull’apposito sito Web.