Sono residente all’estero iscritto AIRE. Possiedo in Italia un appartamento affittato in comodato gratuito in un condominio sul quale si sta prevedendo di eseguire lavori che rientrano nel Superbonus. Non ho residenza fiscale in Italia, ho però inteso che lo stesso condominio può esercitare la funzione di soggetto fiscale senza fornire la posizione fiscale dei singoli condomini, e come tale cedere il credito ai fornitori. E’ corretta la mia interpretazione?
Le segnalo due elementi a suo favore: come lei giustamente ipotizza, il condominio può applicare l’agevolazione autonomamente, ma in ogni caso lei avrebbe diritto all’Ecobonus anche come persone fisica, perché non è previsto il requisito della residenza in Italia. a detrazione al 110%, si legge per esempio nella circolare applicativa dell’Agenzia delle entrate, 24/2020:
riguarda tutti i contribuenti residenti e non residenti nel territorio dello Stato che sostengono le spese per l’esecuzione degli interventi agevolativo.
Quindi, il fatto si essere un italiano residente all’estero non rappresenta in questo senso un impedimento. Il requisito fondamentale, per le persone fisiche, è che non siano nell’esercizio dell’attività di impresa, nel senso che le spese sono agevolabili solo se riguardano interventi effettuati su immobili appartenenti all’ambito privatistico, quindi sono esclusi gli immobili strumentali all’attività d’impresa, quelli che eventualmente costituiscono l’oggetto della propria attività, e i beni patrimoniali dell’impresa.
Da quel che scrive, il suo non è un immobile legato a un’attività d’impresa, quindi non è escluso. Anche se residente all’estero, iscritto o non iscritto all’AIRE, se sostiene le spese ammesse su un immobile con diritto al Superbonus, lei ha diritto alla detrazione al 110% sia come persona fisica sia nel caso in cui il beneficio venga utilizzato dal condominio.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz