Le regole del Superbonus ammettono la sostituzione parziale della caldaia ed anche l’ENEA, nelle sue FAQ sull’Ecobonus ammette la convivenza della vecchia caldaia con la nuova pompa di calore. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate, interpellata per telefono, accetta la sola sostituzione. Perché?
Il Superbonus si applica per «la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore e caldaia a condensazione, realizzati e concepiti per funzionare in abbinamento tra loro».
Il requisito fondamentale, sottolineato anche dall’ENEA nelle sue FAQ, è che il nuovo impianto assicuri il risparmio energetico previsto dalla norma, e che le pompe di calore possiedano i requisiti tecnici previsti.
Fra l’altro, anche l’Agenzia delle Entrate, nella circolare attuativa del Superbonus, sottolinea un aspetto simile, indicando che, in linea con la prassi in materia, la sostituzione del generatore di calore è sufficiente per godere della detrazione maggiorata. Se interpreto correttamente, dunque, il Fisco ammette la possibilità di sostituzione parziale dell’impianto, limitata alla pompa di calore.
In ogni caso, è determinante conoscere nel dettaglio l’intervento, che per rientrare nell’agevolazione deve produrre un miglioramento di efficienza energetica definito in base criteri precisi.
In generale, la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con una caldaia a condensazione comporta l’accesso alla:
- detrazione IRPEF del 65% per generatori d’aria calda a condensazione e caldaie a condensazione di classe A e installazione contestuale di sistemi di termoregolazione evoluti;
- detrazione IRPEF al 50% in caso di caldaia a condensazione di classe A senza valvole.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz