L’INPS paga le indennità di maternità/paternità dei lavoratori autonomi anche se questi ultimi hanno interrotto il pagamento delle rate dei contributivi in seguito alla sospensione dell’obbligo disposto dai provvedimenti per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
Lo comunica l’istituto previdenziale, che stabilisce così formalmente una deroga alla prassi in base alla quale in assenza del regolare versamento dei contributi dovuti nel periodo indennizzabile, la tutela della maternità/paternità non possa essere riconosciuta al richiedente.
Le indicazioni sono contenute nel messaggio 3030/2020. «Considerata l’eccezionale situazione emergenziale e il conseguenziale effetto negativo sul tessuto economico nazionale», si legge – l’INPS procede alla liquidazione delle indennità di maternità e paternità anche nei casi si sospensione dal versamento dei contributi. Effettuerà poi un successivo controllo sul regolare versamento dei contributi dovuti al termine del periodo di sospensione.
=> Indennità e congedo parentale in gestione separata
Si tratta, lo ricordiamo, dell’indennità prevista per le lavoratrici autonome (artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali, nonché alle pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne iscritte alla gestione INPS di riferimento) ed i lavoratori autonomi (Artigiani, Commercianti, Coltivatori diretti, Coloni e mezzadri) interessati dalla sospensione COVID-19, del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione contro infortuni e malattie professionali, disposta dai decreti-legge n. 9/2020, n. 18/2020 e n. 23/2020.
La norma generale, specifica l’INPS sul portale, prevede che la beneficiaria sia «in regola con il versamento dei contributi anche nei mesi compresi nel periodo di maternità». Nel caso specifico del Coronavirus, invece, questa preclusione non opera
Attenzione: i richiedenti devono produrre una dichiarazione di responsabilità con la quale attestino il possesso dei requisiti per fruire della sospensione contributiva. E si impegnano alla regolarizzazione della propria posizione contributiva al termine della sospensione. In caso contrario, l’INPS si attiverà per il recupero degli importi indebitamente erogati.