Sono un libero professionista in gestione separata. Per confrontare il reddito del bimestre marzo/aprile 2019 con quello 2020 devo far riferimento all’incassato “in banca” senza che necessariamente derivi da fatture effettivamente emesse in quel periodo, corretto?
Direi che la sua interpretazione è corretta. La legge (articolo 84, dl 34/2020) prevede che i liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata INPS abbiano diritto al bonus di maggio pari a mille euro se (oltre a non essere titolari di pensione e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie) hanno subito una comprovata riduzione del reddito del 33% nel secondo bimestre dell’anno (rispetto all’analogo periodo 2019).
La stessa norma specifica che «il reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, comprese le eventuali quote di ammortamento». Quindi, conta il momento del pagamento (principio di cassa) e non quello di emissione della fattura (principio di competenza).
=> Bonus Covid di maggio, guida alla domanda
Le ricordo che la domanda si presenta tramite lo specifico servizio online INPS, che è attivo. In questo caso, infatti, non scatta il rinnovo automatico in quanto è necessario dichiarare la riduzione di fatturato.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz