Ho i requisiti per richiedere il bonus vacanze ma la struttura – che aderisce al programma purchè per soggiorni che costino almeno il doppio del bonus – mi richiede il versamento di una caparra in giugno e il saldo al check in. Ho letto che, per aver ottenere il bonus, le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione a decorrere dal primo luglio 2020. Posso comunque richiederlo?
L’articolo 176, comma 3, dl 34/2020 dispone che, per avere diritto al bonus vacanze, le spese debbano «essere sostenute in un’unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva, da un singolo agriturismo o da un singolo bed & breakfast».
Tuttavia non è esclusa la fattispecie della caparra con successivo saldo: si tratta di una prassi consolidata nel Turismo, che sembra difficile possa mettere in discussione un’agevolazione che ha il preciso scopo di sostenere il settore in un momento difficile.
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A maggior ragione, se la vacanza costa più del bonus, nel saldo confluirà con ogni probabilità per intero. La regola impedisce infatti di spezzare il bonus vacanze, usandolo ad esempio per pagare più soggiorni, anche presso la medesima struttura turistica.
Di contro, se la vacanza costa meno dell’importo di bonus spettante (fino 500 euro per i nuclei composti da almeno tre persone con ISEE fino a 40mila euro), la parte restante viene persa e non può essere utilizzata per effettuare un nuovo soggiorno turistico.
Per finire, due chiarimenti: lo sconto si applica sull’80% del bonus e non della vacanza; il periodo di utilizzo può andare da luglio a dicembre, durante i quali deve ricadere il soggiorno stesso ed il suo pagamento.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz