Il Ddl “Misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia”, cosiddetto Family Act, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri introduce diverse novità in tema di misure per le famiglie e conciliazione famiglia lavoro con particolare attenzione alla parità di genere.
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Oltre all’Assegno universale per i figli fino a 18 anni, al congedo obbligatorio di dieci giorni per i papà, ai due mesi di congedo parentale non cedibile all’altro genitore e le indennità INPS per le mamme che tornano al lavoro dopo la maternità obbligatoria, uno dei punti centrali del Family Act riguarda lo smart working e gli incentivi per i datori di lavoro che attivano iniziative per agevolare il lavoro da casa.
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Family Act e smart working
In particolare il Disegno di legge prevede premi per datori che agevolino pratiche di conciliazione tra vita privata e lavoro (smart working, lavoro flessibile, lavoro agile, etc) con priorità per le madri con figli minorenni. Il testo prevede anche che ai genitori di figli con età inferiore a 14 anni sia riconosciuto il lavoro flessibile. Una modalità di lavoro, da casa, che le aziende e i lavoratori hanno imparato ad apprezzare in particolare nell’ultimo periodo, caratterizzato dal lockdown imposto dal Coronavirus.
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Perché le misure contenute negli 8 articoli del Family Act entrino in vigore è necessario che il Ddl termini il suo iter parlamentare e che ogni singolo provvedimento venga attuato da apposito decreto, da emanarsi:
- entro 12 mesi il decreto istitutivo dell’assegno universale con il riordino e la semplificazione delle misure di sostegno economico per figli a carico, nonché uno o più decreti per le misure di sostegno all’educazione;
- entro 24 mesi uno o più decreti di potenziamento e riordino della disciplina su congedi e incentivi al lavoro femminile, sostegno per la formazione dei figli e l’autonomia finanziaria.