Grazie all’associazione temporanea di impresa costituita fra Triboo, gruppo attivo nel settore digitale, quotato sul mercato Mta) e la storica azienda tessile milanese Marobe, la fase due dell’emergenza Coronavirus si tinge di bianco, rosso e verde: l’obiettivo della partnership è infatti quello di creare una produzione nazionale di dispositivi di protezione individuale.
Come ha spiegato Riccardo Maria Monti, Presidente di Triboo:
Esiste una filiera Made in Italy in grado di produrre, a costi competitivi, tutti i materiali per fronteggiare l’emergenza COVID-19.
Come Sistema Paese ha molto senso sviluppare e mantenere attiva una filiera nazionale, spiega Monti.
Questo per ovvie ragioni di sicurezza degli approvvigionamenti, come drammaticamente sperimentato nel picco del contagio quando tutti i paesi hanno bloccato esportazioni e addirittura il transito del materiale verso l’Italia. Ma anche per l’economia e la finanza pubblica, perché l’occupazione che si crea genera ricavi fiscali e PIL.
Protezione.triboo.com
Triboo, lo ricordiamo, lo scorso aprile ha siglato un accordo con Confindustria per la fornitura di mascherine certificate alle sue 150.000 aziende associate. Non solo: sulla piattaforma dedicata, raggiungibile sul sito protezione.triboo.com, si offre alle imprese la possibilità di visitare il catalogo (foto, descrizione, schede tecniche e test report) di DPI (mascherine KN95 FFP2, camici, tute protettive sterilizzate, visiere e occhiali protettivi, termometri e ossimetri) proposti da Triboo stessa e di procedere al loro acquisto.