Il pacchetto per le PA contenuto nel Decreto Rilancio prevede alcune novità relative ai concorsi pubblici e alla gestione della burocrazia statale. Il testo del decreto, infatti, sottolinea come le procedure concorsuali saranno più snelle grazie alla tecnologia e al digitale sia per le prove scritte che per l’orale.
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È prevista la dislocazione territoriale delle prove, che avverranno preferibilmente presso sedi decentrate per il personale non dirigenziale. Per quanto riguarda l’applicazione del ‘once only’, che prevede per gli enti pubblici la condivisione delle informazioni nel rispetto delle regole di riservatezza e protezione dei dati, il decreto stabilisce il rafforzamento dell’interoperabilità tra gli enti con regole di accesso standard alle banche dati, semplificate e rispettose della privacy.
La burocrazia subirà una netta accelerazione dei tempi, fino alla fine del 2022, ampliando il ricorso a dichiarazioni sostitutive (autocertificazioni) in tutti i procedimenti che hanno per oggetto erogazioni in denaro.
Viene confermato, inoltre, che lo Smart Working resta la modalità ordinaria di lavoro nella PA, sebbene sia fondamentale tenere conto delle segnalazioni dei privati per assicurare la rapida conclusione dei procedimenti. I dirigenti, inoltre, dovranno formarsi per raggiungere questi obiettivi.
È prevista, infine, la nascita di un fondo da 50 milioni di euro per il 2020 dedicato all’innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle PA.