L’INPS ha pubblicato gli esiti dell’Osservatorio nazionale relativi all’indennità di 600 euro, misura di sostegno al reddito concessa a diverse categorie di lavoratori, in seguito a quanto previsto dal decreto Cura Italia allo scopo di contenere gli effetti negativi dovuti all’emergenza Covid-19. Stando ai dati dell’8 maggio, il 79% delle domande pervenute, pari a 3,72 milioni, è stato accolto a tutti gli effetti dall’Istituto di Previdenza. Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei beneficiari, questa riflette il tessuto socio-economico italiano. Se più di un terzo dei parasubordinati beneficiari si trova in Lombardia e Lazio, i lavoratori autonomi sono residenti per il 50% in cinque regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana. La Campania, inoltre, con oltre 18mila soggetti è la regione in assoluto con più lavoratori stagionali del turismo e delle terme che beneficiano dell’indennità. I lavoratori dello spettacolo, invece, operano prevalentemente su Roma e il territorio laziale, mentre gli operai agricoli si concentrano in Puglia e Sicilia.
Il report INPS si riferisce al bonus di 600 euro previsto per il mese di marzo 2020 ( dal decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, come attuato dalla circolare dell’Inps n. 49 del 2020) per cinque categorie di lavoratori:
- professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
- lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’INPS;
- lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori del settore agricolo;
- lavoratori dello spettacolo.
Requisiti
- I professionisti devono essere titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (collaboratori) devono essere attivi alla medesima data. Devono essere iscritti alla gestione Separata, non devono essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non devono essere iscritti, alla data di presentazione della domanda, ad altre forme previdenziali obbligatorie.
- I lavoratori autonomi beneficiari sono quelli iscritti alle Gestioni speciali degli artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni. Sono ammessi anche imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione autonoma agricola e i coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e agricoli iscritti nelle rispettive gestioni. La prestazione è riconosciuta a condizione che non siano titolari di pensione diretta e non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione Separata.
- Gli stagionali ammessi sono quelli dei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali. Devono avere cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non devono essere titolari di pensione diretta e, al 17 marzo, non devono essere in alcun rapporto di lavoro dipendente.
- Per quanto concerne i lavoratori dell’agricoltura, sono ammessi operai agricoli a tempo determinato ma anche piccoli coloni e compartecipanti familiari. L’indennità viene riconosciuta se hanno svolto nel 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo e se non si è titolari di trattamento pensionistico diretto.
- Per gli iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, oltre a non essere titolari di trattamento pensionistico diretto, avere almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 allo Fondo per un reddito non superiore a 50.000 euro e nessuna pensione diretta al 17 marzo 2020.