Si allentano le maglie del lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus: il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, descrivendo quella che sarà la cosiddetta Fase 2, ha confermato le voci da più giorni circolanti sul calendario delle prossime aperture. Dopo il 4 maggio si avvia la lenta ripresa delle attività produttive, ma rimane alta l’attenzione sulla sicurezza perchè la curva del contagio da Covid19 non è ancora in fase decrescente, seppur il picco sembra ormai alle spalle. Uno scenario in evoluzione, che imporrà con ogni probabilità un aggiornamento del modulo di autocertificazione per gli spostamenti, che almeno fino al 18 maggio restano vietati tra regioni diverse, tranne che per le comprovate esigenze di salute o lavoro tuttora necessarie. Il rientro al domicilio sarà consentito in ogni caso.
Tutto questo in attesa del prossimo Dpcm da 55 miliardi di euro (l’atteso decreto Aprile), che prorogherà – estendo e potenziando – le misure di sostegno all’economia reale tramite un nutrito pacchetto di strumenti di indennizzi e sostegno al reddito (anche per colf e badanti), comprese nuove formule di sovvenzione diretta (soldi a fondo perduto) per le microimprese (con meno di 10 dipendenti) e sconti su affitti e bollette. Per l’indennità INPS, se tutto andrà secondo i “piani”, basterà un click per rinnovare il bonus anche per il prossimo mese, senza dover inoltrare una nuova domanda. Sullo sfondo, gli aiuti europei (Recovery Fund) che foraggeranno le misure di Governo per il contenimento dell’emergenza sanitaria.
Incontri e distanza sociale
La Fase 2 sarà quella della convivenza con il virus. Ma la regola numero uno resta la distanza sociale. Una prima apertura sarà tuttavia il permesso, a partire dal 4 maggio, di incontrare i familiari stretti: genitori, sorelle e fratelli, nonni. Che non significa il proliferare di riunioni di famiglia. Saranno consentiti anche i funerali, con la partecipazione concessa alle cerimonie funebri per i propri cari.
=> Decreto 26 aprile sulla Fase 2: testo integrale
Spostamenti e sport
Come ampiamente annunciato, dal 4 maggio sarà possibile riprendere le attività motorie (jogging) anche a distanza dalla propria abitazione, purché individualmente o lontani di almeno un metro se si passeggia, due metri se si fa attività motoria. Analogo placet per le passeggiate con figli (conviventi) e persone non autosufficienti. Si aprono parchi pubblici e ville, nel rispetto del contingentamento e nel divieto consueto di assembramenti. Potranno riprendere dal 4 maggio anche gli allentamenti a porte chiuse per atleti professionisti (attività individuali), mentre invece per gli sport di squadra la ripresa è prevista per il 18 maggio.
Mascherina obbligatoria sui mezzi pubblici e negli ambienti chiusi accessibili al pubblico. Non sono però obbligati a farlo i bambini al di sotto dei sei anni, i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ed i loro accompagnatori. Il prezzo delle mascherine di mercato sarà calmierato (intorno a 50 centesimi per quelle chirurgiche) e presto saranno anche esenti IVA.
Per chi presenta stato febbrile da 37,5 gradi diventa obbligatorio il confinamento presso il proprio domicilio.
Bar e ristoranti
In attesa della riapertura di bar e ristoranti, dal 4 maggio sarà consentito il take away (venditsa di alimenti da asporto), che si affianca all’attuale delivery (consegna a domicilio). Sempre facendo la fila, entrando uno alla volta e senza poter consumare il cibo per strada.
Attività produttive
Dal 4 maggio riapre tutta la Manifattura e tutto il settore le Costruzioni, nonché tutto l’ingrosso funzionale a questi due settori. Sempre nel rispetto delle misure di sicurezza, che sono raccolte in un nuovo protocollo del 24 aprile generale per i luoghi di lavoro, più un secondo nuovo protocollo specifico per i cantieri. Come si legge nel Dpcm 26 aprile (articolo 2, comma 9):
Le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020.
Per il commercio al dettaglio bisogna attendere il 18 maggio. Dovranno aspettare il primo giugno invece parrucchieri e centri estetici, categorie troppo ad alto rischio. Stessa data per la riapertura di bar e ristorazione.
Curva del contagio
Sarà previsto l’obbligo di un severo monitoraggio regionale. Qualora i numeri sui nuovi contagi di Coronavirus dovessero rivelare che le riaperture hanno generato una recrudescenza del virus (in base a soglie specifiche individuate allo scopo), il Governo potrà decretare la ripresa del lockdown.