Riaprire il prima possibile, seppure rispettando le direttive degli esperti, facendo in modo che le aziende possano operare in totale sicurezza tutelando i lavoratori, i titolari e i fornitori. Con questo obiettivo, la Regione Veneto traccia le linee del progetto “FASE 2 – Riapertura delle Attività Produttive”, concordato con Azienda Zero e messo al vaglio delle parti sociali.
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Gli obiettivi principali sono tre:
- supportare le aziende nella fase della riapertura delle attività produttive;
- definire una serie di linee guida di prevenzione per garantire la salute pubblica attraverso il “manuale della riapertura”;
- acquisire evidenze scientifiche realizzando un Progetto Pilota su una ventina di aziende del territorio (per un numero complessivo di 3 mila lavoratori), in modo tale da raccogliere indicazioni epidemiologiche, organizzative e di processo.
Con questo Piano – commenta il Governatore Luca Zaia su Facebook – riteniamo di aver equilibrato due esigenze primarie come la salute della gente e la ripresa del lavoro. Abbiamo pensato prima di tutto ai lavoratori, perché saranno loro il vero cuore della ripartenza e per nessun motivo al mondo dovranno essere esposti a rischi inutili. Se non si è in grado di garantirli, allora non si apra.”
In sintesi, il progetto si articola in tre fasi:
- individuazione in ogni azienda di un Covid-Manager come figura di riferimento dell’intero processo;
definizione di un Piano aziendale dei “rischi Covid”; - definizione e applicazione rigorosa di dieci indicazioni operative da attuare in azienda.
In merito a quest’ultimo punto, ecco il decalogo previsto dall’amministrazione regionale per garantire la massima protezione ai lavoratori: