Ho aperto un finanziamento di 21.000 euro con la banca a dicembre 2019, mi chiedo se la garanzia statale per abbassare gli interessi sia valida anche retroattivamente.
Mi pare sia da escludere la possibilità di utilizzare l’agevolazione prevista per i nuovi prestiti fino a 25mila euro, coperti dal Fondo di Garanzia al 100% e con altre condizioni agevolate.
Il testo della norma (articolo 13, comma 1, lettera m, del dl 23/2020) prevede esplicitamente che si deve trattare di nuovi finanziamenti, quindi non contemplano la possibilità di rivedere le condizioni di precedenti prestiti.
E’ escluso anche il rifinanziamento di prestiti già ottenuti per i prestiti garantiti da SACE (lo specifica, fra le altre cose, la guida pubblicata sul relativo portale, dedicato all’operazione Garanzia Italia).
Il rifinanziamento di un precedente prestito può invece essere ammesso, in relazione alle operazioni coperte dal Fondo con garanzia dell’80%, che può salire al 90% con la riassicurazione assistita dal Confidi o da altro fondo di garanzia.
Ma il nuovo finanziamento deve prevedere un credito aggiuntivo pari ad almeno il 10% dell’importo del debito accordato in essere del finanziamento oggetto di rinegoziazione. In questo caso, il riferimento è la lettera e dello stesso comma 1 dell’articolo 13 del decreto Liquidità imprese.
Nulla vieta un confronto con la banca per valutare assieme la possibilità di una rinegoziazione dei termini, anche alla luce della difficile congiuntura. Sena tuttavia alcun obbligo per l’istituto di credito di ridurre i tasi di interesse attualmente applicati al suo finanziamento.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz