Il terzo “capitolo” della manovra economica anti-Coronavirus del 16 marzo (Cura Italia), “Supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia”, riporta le misure di sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese.
In attesa della pubblicazione del testo, riportiamo il dettaglio delle principali, così come anticipate dalla nota di Palazzo Chigi a margine del Consiglio dei Ministri.
- Moratoria finanziamenti a micro, piccole e medie imprese (mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti a breve in scadenza).
- Potenziamento fondo centrale di garanzia per piccole e medie imprese, anche per rinegoziazione prestiti esistenti. In dettaglio:
- gratuità della garanzia, con sospensione dell’obbligo di versamento commissioni per l’accesso al fondo;
- ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito;
- allungamento automatico della garanzia nell’ipotesi di moratoria o sospensione del finanziamento correlata all’emergenza;
- per le operazioni fino a 100.000 euro, procedure di valutazione ristrette ai soli profili economico-finanziari al fine di ammettere alla garanzia anche imprese che registrano tensioni col sistema finanziario in ragione della crisi;
- eliminazione commissione di mancato perfezionamento per tutte le operazioni non perfezionate;
- possibilità di cumulare la garanzia del fondo con altre forme di garanzia acquisite per operazioni di importo e durata rilevanti nel settore turistico alberghiero e delle attività immobiliari;
- possibilità di accrescere lo spessore della tranche junior garantita dal Fondo a fronte di portafogli destinati ad imprese/settori/filiere maggiormente danneggiati;
- possibilità di istituire sezioni speciali del fondo per l’accesso al credito di determinati settori economici o filiere, su iniziativa delle Amministrazioni di settore anche unitamente alle associazioni ed enti di riferimento
- la sospensione dei termini operativi del fondo;
- estensione limite per la concessione della garanzia da 2,5 milioni a 5 milioni di finanziamento;
- estensione a soggetti privati della facoltà di contribuire a incrementare la dotazione del fondo;
- facilitazione per l’erogazione di garanzie per finanziamenti ad autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali;
- estensione dell’impiego delle risorse del Fondo.
- Rafforzamento Confidi per le microimprese, attraverso misure di semplificazione.
- Estensione ai lavoratori autonomi e semplificazione dell’utilizzo del fondo per mutui prima casa.
- Misure per l’incremento dell’indennità dei collaboratori sportivi.
- Costituzione presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale di un Fondo per la promozione integrata, finalizzato a sostenere l’internazionalizzazione del sistema Paese.
- Immediata entrata in vigore del “volatility adjustment” per le assicurazioni.
- Possibilità di corrispondere agli azionisti e agli obbligazionisti danneggiati dalle banche un anticipo pari al 40 per cento dell’importo dell’indennizzo spettante a valere sul Fondo indennizzo risparmiatori (FIR).
- Introduzione di un meccanismo di controgaranzia per le banche, da parte di Cassa depositi e prestiti, con cui consentire l’espansione del credito anche alle imprese medio-grandi impattate dalla crisi. L’obiettivo è di liberare così circa 10 miliardi di ulteriori investimenti.
- Incentivo alla cessione dei crediti deteriorati (NPL) mediante conversione delle attività fiscali differite (DTA) in crediti di imposta per imprese finanziarie ed industriali.
- norme sul rimborso dei contratti di soggiorno e sulla risoluzione dei contratti di acquisto di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura, con la previsione del diritto al rimborso per le prestazioni non fruite sotto forma di voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall’emissione.
- Istituzione di un fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo e ulteriori disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura.
- Aumento delle anticipazioni del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 nell’ambito dei Piani Operativi delle Amministrazioni Centrali e dei Patti per lo sviluppo, con la possibilità di richiedere il venti per cento delle risorse assegnate ai singoli interventi, qualora questi ultimi siano dotati di progetto esecutivo approvato o definitivo approvato in caso di affidamento congiunto della progettazione ed esecuzione dei lavori.