Le domande di certificazione del diritto a pensione del personale della Scuola presentate entro lo scorso 10 gennaio, termine previsto per chi si vuole ritirare dal servizio a partire dal prossimo mese di settembre, saranno lavorate dall’INPS entro il 29 maggio.
Questo termine riguarda sia coloro che hanno presentato la domanda per la pensione di vecchiaia o anticipata, anche con Opzione Donna, sia coloro che intendono utilizzare la quota 100.
Nel caso in cui un dipendente della Scuola abbia presentato due diverse istanze, una per la pensione ordinaria (di vecchiaia o anticipata) e l’altra per accedere alla quota 100, l’istituto di previdenza dovrà procedersi a certificare il diritto a pensione per entrambe. Successivamente, però, scatta la priorità della pensione ordinaria rispetto alla quota 100.
La precisazione sulle tempistiche arriva dall’INPS, ed è pubblicata sul portale dell’istituto di previdenza.
Si tratta delle domande di pensione di tutto il personale della Scuola (dirigente, docente, educativo, amministrativo, ausiliario e tecnico), che ha presentato l’istanza in base alle direttive fornite con al circolare ministeriale dello scorso 11 dicembre (che prevedeva in realtà come termine per la presentazione delle domande la fine del 2019, scadenza poi prorogata al 10 gennaio).
La certificazione dell’INPS è necessaria per convalidare il diritto a pensione. Le domande per le quali l’INPS stabilirà la decorrenza immediata 1° settembre 2020 autorizzeranno il MIUR ad effettuare la convalida della cessazione del servizio sul sistema SIDI. Per la liquidazione della pensione, è infatti necessaria tale passaggio.
Verranno certificate le domande di coloro per i quali tutti i periodi presenti nella posizione assicurativa risulteranno certificati o validati.
Per quanto riguarda coloro che hanno presentato la doppia domanda (quota 100 e pensione ordinaria) l’INPS fornisce i seguenti chiarimenti: saranno lavorate entrambe le domande, con la relative certificazione del diritto. Se ambedue con esito positivo, avrà poi la precedenza la pensione ordinaria, per cui verrà annullata la domanda di “Quota 100”.
Ricordiamo infine che ci sono categorie di dipendenti per i quali i termini di presentazione della domanda sono diversi: le lavoratrici che hanno maturato il diritto all’Opzione Donna entro il 31 dicembre 2019 (in base alla proroga prevista dalla manovra 2020), avevano tempo fino al 29 febbraio, per i dirigenti scolastici la scadenza era il 28 febbraio.