La Certificazione Unica INPS 2023 è disponibile online dal 16 marzo sul sito dell’Istituto di previdenza, per chi lo ha come sostituto di imposta. Il contribuente che rilevi errori o informazioni non corrette, deve tempestivamente rivolgersi all’INPS, che procederà alla correzione dei dati.
Vediamo tutti i modi per leggere e scaricare la CU/2023 dell’INPS.
Come scaricare la Certificazione Unica INPS online
Per ottenere la Certificazione Unica basterà accedere al servizio dedicato (Certificazione Unica) con le consuete credenziali (CIE, SPID, CNS), da cui è possibile visualizzare o scaricare e stampare il modello. Collegandosi al sito www.inps.it e accedendo ai Servizi Fiscali, si trova tra i servizi all’interno della propria area personale “MyINPS”, raggiungibile anche seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi”> “Servizi”> “Certificazione unica 2023 (Cittadino)”> (codice fiscale e credenziali). Per i pensionati la CU 2023 INPS è disponibile anche attsverso il servizio online “Cedolino pensione”.
La CU/2023 sarà disponibile dal 16 marzo anche sull’App INPS Mobile, utilizzando le credenziali personali e accedendo a “Certificazione Unica”.
Certificazione Unica INPS per email
I titolari di pensione che effettuano l’accesso all’area “MyINPS” troveranno nella propria area riservata un avviso con le indicazioni utili per ricevere la Certificazione Unica via mail o PEC. Cittadini e pensionati possono utilizzare anche il Fascicolo previdenziale del cittadino per consultare o scaricare le certificazioni degli anni precedenti. In alternativa, la Certificazione Unica potrà essere richiesta tramite patronati, CAF e professionisti abilitati.
Richiesta CU 2023 per email
In alternativa, si potrà chiedere la CU per:
- Posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it allegando copia del documento di identità;
- Posta elettronica ordinaria (email) per soggetti non titolari (es.: eredi), con CU da richiedere all’indirizzo email richiestacertificazioneunica@inps.it.
Come ottenere la Certificazione Unica INPS a casa
La Certificazione Unica 2023 INPS si può ottenere tramite diversi canali. Chiamando il Contact Center (803 164 gratuito da rete fissa o 06 164 164 a pagamento da rete mobile), ad esempio, si può richiedere anche l’invio della CU a casa. In realtà è stato attivato anche un numero verde dedicato 800 434320 con risponditore automatico, abilitato alle chiamate sia da rete fissa che da rete mobile. L’indirizzo di posta elettronica a cui inviare la richiesta di spedizione della Certificazione Unica è invece: richiestacertificazioneunica@inps.it.
Casi particolari
I pensionati residenti all’estero possono richiedere la certificazione telefonando allo (+39) 06 59058000 o (+39) 06 59053132. La Certificazione Unica può essere richiesta anche da delegati (con le copie dei documenti di identità dell’interessato e del delegato) o eredi (con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e copia del documento di riconoscimento).
Rettifica Certificazione Unica 2023
Se il contribuente rilevi errori o informazioni non corrette nella Certificazione Unica, è tenuto a rivolgersi al proprio sostituto d’imposta, che procederà alla correzione dei dati. L’avvenuta rettifica della Certificazione Unica viene resa nota per posta o via PEC, oltre che con notifiche telematiche inviate sul “Cassetto fiscale” del cittadino sul portale INPS. Il contribuente che si avvale della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle Entrate, dovrà procedere a modificarne il contenuto sulla base dei dati forniti dall’ultima Certificazione Unica.
Conguagli
La rettifica può anche produrre la rideterminazione del conguaglio fiscale.
- Conguaglio tra ritenute operate e imposta dovuta per l’anno d’imposta 2021, tenendo conto delle detrazioni spettanti;
- Addizionali regionale e comunale, a saldo e in acconto, trattenuti a rate da gennaio a novembre 2022.
In riferimento ai redditi di pensione non superiori a 18mila euro, le imposte determinate in sede di conguaglio, per importi superiori a 100 euro, sono prelevate in massimo di undici rate, dal mese successivo.