I lavoratori che svolgono mansioni usuranti e matureranno i requisiti per andare in pensione nel 2021 devono presentare istanza all’INPS entro il prossimo primo maggio 2020. Non si tratta della domanda di pensione vera e propria, ma della richiesta di accesso al beneficio, che va inoltrata sempre l’anno prima della maturazione del diritto. Le istruzioni sono contenute nel messaggio INPS 793/2020.
I lavori usuranti sono definiti dall’articolo 1 del dlsg 67/2011.
I requisiti per la pensione cambiano a seconda di una serie di variabili (lavoro dipendente o autonomo, lavoro notturno). Molto in sintesi:
- dipendenti addetti a mansioni usuranti, o con turni notturni pari ad almeno 78 giorni l’anno: quota 97,6, con almeno 35 anni di contributi e 61 e 7 mesi di età;
- autonomi addetti a mansioni usuranti: quota 98,6, con almeno 35 anni di contributi e 62 anni e 7 mesi di età;
- dipendenti con turni notturni da 72 a 77 giorni all’anno: quota 98,6, con 35 anni di contributi e 62 anni e sette mesi di età,
- autonomi con turni notturni da 72 a 77 giorni l’anno: quota 99,6, con 35 anni di contributi e 63 anni e 7 mesi di età,
- dipendenti con turni notturni da 64 a 71 giorni all’anno: quota 99,6, con 35 anni di contributi e 63 anni e 7 mesi di età,
- autonomi con turni da 64 a 71 giorni l’anno: quota 100,6, con 35 anni di contributi e 64 anni e 7 mesi di età.
Ebbene, tutti coloro che maturano i requisiti sopra indicati nel periodo compreso fra il primo gennaio e il 31 dicembre 2021, devono presentare domanda di ammissione al beneficio entro il prossimo primo maggio. La domanda si presenta in via telematica, utilizzando il modello AP45, allegando la documentazione richiesta (è specificato nel decreto 20 settembre 2017 del ministero del Lavoro).
L’INPS lavora le domanda e comunica l’ammissione al beneficio, con la data di decorrenza della pensione.
Il rigetto della domanda scatta qualora sia accertato il mancato possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti. Il lavoratore, nel caso in cui l’INPS accolga la domanda, dovrà poi presentare la domanda di pensione vera e propria.
Attenzione: è possibile presentare la domanda di ammissione per la pensione degli addetti ai lavori usuranti anche successivamente al primo maggio, ma in tal caso c’è uno slittamento della decorrenza della pensione così modulato:
- un mese, per un ritardo della presentazione inferiore o pari a un mese;
- due mesi, per un ritardo della presentazione superiore a un mese e inferiore a tre mesi;
- tre mesi, per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi.