La residenza anagrafica è un requisito fondamentale e necessario in diversi ambiti, primo fra tutti quello di non perdere i benefici previsti per chi acquista una prima casa, ma anche per ottenere l’esenzione IMU e altri vantaggi.
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Al di là delle agevolazioni previste dalla normativa vigente, a volte si ha la necessità di cambiare residenza, perché è sta cambiando casa o il luogo in cui abitare.
Vediamo dunque quali sono i requisiti, anche in termini di caratteristiche dell’immobile, che bisogna possedere per ottenere la residenza.
Residenza: come si ottiene
Per ottenere la residenza è necessario che il richiedente dimostri di essere stabilmente presente nei locali adibiti ad abitazione e che ci siano i requisiti minimi richiesti dalla legge.
L’abitazione in buona sostanza deve essere agibile e abitabile, ovvero deve essere dotato almeno di:
- luce;
- acqua;
- un letto;
- una cucina con tavolo e sedia, anche disadorna.
=> Residenza e domicilio: differenze e significato
Ai sensi dell’art. 19 del regolamento anagrafico DPR 223/1989, l’ufficiale d’anagrafe, a cui spetta l’ultima parola, incarica la polizia municipale di effettuare tutti gli accertamenti per verificare la sussistenza della dimora abituale del richiedente la residenza.
É possibile che polizia municipale effettui fisicamente un sopralluogo nell’abitazione, ma non è obbligatorio, può anche assumere le informazioni direttamente da altra fonti, senza interpellare la persona interessata.