Bitcoin ha oltrepassato il muro dei 10.000$, un evento che ha nuovamente portato il settore alle attenzioni del grande pubblico. Al momento in cui scriviamo la criptovaluta è scambiata per circa 9.655 dollari.
Alcuni dati, tuttavia, dimostrano che gli utenti di Internet erano interessati alla criptovaluta anche prima dell’aumento del prezzo: la piattaforma BitInfoCharts rivela che già nella prima settimana di febbraio i riferimenti a Bitcoin su Twitter avevano raggiunto il valore più alto degli ultimi due anni. Al tempo la coppia BTC/USD veniva scambiata per circa 9.400$, in notevole rialzo rispetto ai mesi precedenti: il 2 febbraio è stato toccato un picco di 75.000 tweet con all’interno la parola “Bitcoin”.
Nei giorni successivi i messaggi legati alla criptovaluta sono diminuiti, arrivando a circa 38.000: una cifra comunque molto più alta che in passato. Questo mese abbiamo assistito anche ad un incremento delle ricerche su Google. Si tratta di segnali che testimoniano, ancora una volta, come l’aumento del prezzo della criptovaluta possa portare l’attenzione di un pubblico più ampio e dei media sull’intero settore.
Novità dell’ultima settimana
Anche a causa del recente aumento dei prezzi, le ultime settimane sono state ricche di avvenimenti interessanti.
Il Futbol Club Barcelona, celebre squadra di calcio spagnola, ha stretto una collaborazione con la piattaforma fintech Chiliz per creare un nuovo token basato sulla tecnologia blockchain. Chiliz ha infatti realizzato il Barça Fan Token (BAR), che verrà utilizzato sull’applicazione Socios.
Siamo molto fieri di lanciare il Barça Fan Token sulla piattaforma blockchain di Chiliz”, ha commentato Alexandre Dreyfus, fondatore e CEO sia di Socios che di Chiliz.” Questo è fin da sempre stato il nostro obiettivo finale, e la miglior conferma della nostra visione a lungo termine sul coinvolgimento e la monetizzazione dei fan.
I progressi tecnologici degli ultimi anni hanno rivoluzionato i metodi di interazione con gli utenti: questo vale anche per il Barcellona, oggi la quarta associazione sportiva più importante al mondo.
Dopo aver ricevuto i token come ricompensa per la partecipazione su Socios, i fan possono spendere questi fondi per l’acquisto di prodotti o la prenotazione di eventi. Questo tipo di iniziativa sta divenendo sempre più popolare fra le squadre di calcio di tutto il mondo: anche l’italiana Juventus e la francese Paris Saint-Germain hanno recentemente lanciato i loro token.
A tal proposito, Dreyfus ha commentato:
Il nostro modello si basa sulla distribuzione di BAR/CHZ, PSG/CHZ, JUV/CHZ e altri token simili sulle nostre piattaforme. Ogni team distribuisce i propri fan token, con un’offerta limitata basata sul potenziale dei successivi cinque anni. Il Barça possiede 40 milioni di token, ad esempio.
Proprio come i token JUV e PSG, appartenenti rispettivamente alla Juventus e al Paris Saint-Germain, anche il BAR del Barcellona è un token ERC-20 basato sulla blockchain Ethereum.
Tuttavia, a differenza di altri asset digitali, gli utenti non possono liberamente trasferire questi fan token verso altri wallet o exchange.
Restando in tema di grandi aziende, questa settimana Forbes ha pubblicato la Fintech 50, la sua classifica delle cinquanta aziende più innovative operanti nel settore della tecnologia finanziaria: fra queste, sei offrono servizi basati su blockchain. In particolare, le società inserite da Forbes nella categoria “Blockchain e Bitcoin” sono: Axoni, Chainalysis, Coinbase, Everledger, MakerDao e Ripple. Fra gli altri contendenti della classifica troviamo compagnie come Plaid, Opendoor e Lemonade, categorizzate rispettivamente in “Pagamenti”, “Settore immobiliare” e “Assicurazioni”.
Per quest’anno, Forbes ha deciso di stilare la propria classifica in ordine alfabetico.
Fra le sei aziende legate alla blockchain e alle criptovalute, il colosso del trading Coinbase vanta il maggior numero di fondi con 525 milioni di dollari. Alla seconda posizione troviamo Ripple, con 293 milioni. L’azienda con la minore dotazione finanziaria è invece Everledger, con soltanto 20 milioni di dollari.
Forbes ha notato delle similitudini fra tutte le compagnie facenti parte della Fintech 50 per quanto riguarda partecipazione azionaria, sede e servizi. Il portale d’informazione infatti spiega:
Alcune cose accomunano tutte le società da noi selezionate per la Fintech 50 2020: sono compagnie private, con operazione o clienti negli Stati Uniti, che mirano a rendere l’utilizzo dei servizi finanziari più semplice, veloce ed economico.
Infatti, fra le 50 aziende nella classifica ben 48 hanno sede negli Stati Uniti. Le restanti due sono basate a Londra, nel Regno Unito.
Anche Mastercard ha fatto parlare di se questa settimana. La Blockchain Education Alliance, lanciata dall’acceleratore MouseBelt, ha infatti aggiunto degli importanti membri alle proprie fila.
Ashlie Meredith, direttrice del programma universitario MouseBelt Blockchain Accelerator, ha rivelato a Cointelegraph che tra i nuovi membri vi sono il colosso dei pagamenti Mastercard, Binance X, la divisione dell’exchange di criptovalute Binance dedicata all’innovazione, l’acceleratore Xpring di Ripple e l’exchange di criptovalute KuCoin.
Anche la piattaforma di smart contract NEO, la startup IoTeX, la società di sicurezza blockchain Quantstamp e il servizio di big data Constellation Labs hanno aderito all’alleanza.
Interessanti novità arrivano anche dalle Bahamas. Mentre i principali attori dell’industria sostengono che le Central bank digital currencies (CBDC) siano ancora lontane anni o persino decenni, le Bahamas prevedono infatti di adottare una criptovaluta nazionale già entro fine anno.
John Rolle, governatore della Central Bank of the Bahamas (CBOB), ha confermato che il dollaro delle Bahamas digitale verrà lanciato in tutte le isole nella seconda metà del 2020.
Stando ad un articolo pubblicato in data 13 gennaio dal giornale locale The Tribune, Rolle ha già presentato il progetto, detto “Project Sand Dollar“, alla Bahamas Chamber of Commerce e alla Employers Confederation. Di fatto le Bahamas hanno già lanciato il progetto pilota nelle isole di Exuma a dicembre, e il governatore della CBOB ha annunciato che il programma verrà presto stato esteso anche alla regione di Abaco.
Rolle ha così spiegato perché l’istituzione ha scelto di iniziare con Exuma:
In realtà Abaco era stata la nostra prima scelta per il pilota della valuta digitale. […] Ma abbiamo ritenuto che nella regione di Abaco mancasse la giusta inclusione finanziaria, nel senso che non tutte le banche sono presenti nel territorio. Ma l’ecosistema sarebbe risultato altrettanto ricco.
Secondo l’articolo del Tribune, la banca centrale delle Bahamas sta ancora distribuendo la valuta alle 1.200 persone che hanno richiesto di partecipare al progetto nelle isole di Exuma. Inoltre, almeno 2.000 persone nella regione hanno espresso interesse in questa iniziativa.
Il Sand Dollar è una rappresentazione digitale del denaro fiat.
Il governatore ha comunque sottolineato che l’imminente criptovaluta non sarà altro che una rappresentazione digitale della moneta fiat del Paese, il dollaro delle Bahamas (BSD):
Puntiamo a realizzare una rappresentazione digitale della nostra valuta: non sarà una valuta differente, sarà la stessa cosa. Non sarà diversa dal punto di vista giuridico. Il suo valore non potrà differire in alcun modo dalla sua controparte fisica, i Sand Dollar non potranno mai avere un prezzo diverso dal BSD.
Il Sand Dollar è principalmente destinato all’uso domestico, ma il governatore non esclude la possibilità che possa essere legato ad una valuta estera in futuro. Rolle ha infine osservato che le Bahamas “potrebbero essere un po’ avanti rispetto ad altri Paesi” per quanto riguarda l’adozione delle criptovalute:
Il progetto non verrà ampliato al resto delle Bahamas almeno fino alla seconda metà dell’anno. Questo perché durante il pilota dovremo accertarci che l’infrastruttura tecnologica non presenti problemi, che il quadro normativo sia adatto, ecc.
Dalla Russia arrivano invece notizie poco rassicuranti. La Banca centrale della Federazione Russa ha infatti pubblicato delle nuove regole per meglio affrontare le transazioni sospette. Secondo quanto riportato dal portale d’informazione RBC, le nuove norme categorizzano qualsiasi transazione con criptovalute come un potenziale rischio di riciclaggio di denaro.
In particolare, la banca ha presentato un aggiornamento alla direttiva 375-P, che elenca tutte le attività sospette potenzialmente legate al riciclaggio di denaro. Si tratta della prima volta che la legge viene modificata dal 2012, quando venne introdotta per la prima volta.
Un rappresentante della banca centrale ha spiegato che la direttiva è stata ampliata per “aggiungere i nuovi modi di condurre operazioni insolite, prendendo in considerazione gli ultimi sviluppi dei moderni mercati finanziari.”
Il capo dell’istituzione bancaria aveva precedente affermato che bisognerebbe ridurre al minimo il numero di possibili fattori di rischio.
La direttiva 375-P comprende un elenco di attività sospette molto specifico e ben consolidato, ma con la recente modifica i regolatori hanno aggiunto un’ampia clausola che considera qualsiasi attività legata al settore delle criptovalute come potenzialmente rischiosa.
Secondo tale normativa, le operazioni in denaro tradizionale richiedono parecchie condizioni prima che possano essere considerate sospette. Ad esempio, se una persona fisica preleva regolarmente la maggior parte del denaro ricevuto da un’entità legale.
Al contrario, per le criptovalute qualsiasi attività di acquisto e vendita potrà d’ora in avanti essere potenzialmente considerata un’attività di riciclaggio. Questo comprende persino depositi e prelievi dagli exchange di criptovalute.
Nel frattempo, i legislatori russi continuano ad apportare modifiche al disegno di legge per la regolamentazione degli asset digitali, proposto per la prima volta ben due anni fa. Tuttavia, recentemente la posizione delle autorità nei confronti delle criptovalute sembra essere peggiorata: è stato persino proposto un divieto a livello nazionale del loro utilizzo per i pagamenti.