I professionisti non sono tenuti a lavorare gratis nemmeno per il MEF: lo ha dichiarato il Ministro Roberto Gualtieri nel corso del colloquio con il presidente del Consiglio Forense di Roma, Antonino Galletti, incontro incentrato su alcune tematiche inerenti soprattutto al bando emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 2019.
=> PA: equo compenso e stop ai bandi gratuiti
Stando all’avviso, infatti, il MEF cercava professionisti esperti da inserire come consulenti del Ministero – in diritto bancario e mercati finanziari – senza prevedere una qualche forma di retribuzione o compenso.
Galletti ha evidenziato “l’assoluta necessità di rientrare nel perimetro della legalità, concretamente applicando la normativa sull’equo compenso e quindi eliminando quello che è il simbolo dello sfregio al diritto del professionista: il noto bando MEF, impugnato dall’Ordine capitolino ed ora all’esame del Consiglio di Stato.
Come accennato sopra, il Ministro Gualtieri si è mostrato intenzionato a far rispettare l’importante principio relativo alla corretta retribuzione dei professionisti e ad attivare gli uffici ministeriali per trovare uno strumento che faccia raggiungere questo scopo.
Sempre nel corso dell’incontro, il presidente Galletti ha esposto al Ministro le criticità relative alla carenza di organico nei tribunali:
Il Ministro ha assicurato ogni sforzo per accelerare al massimo l’assunzione di 8000 nuove unità e definire una volta per tutte lo scorrimento delle graduatorie degli idonei assistenti giudiziari, se del caso con ulteriori assunzioni straordinarie.