Aumenta il numero degli iscritti alla facoltà di ingegneria dell’informazione, che attualmente focalizza l’attenzione del 50% degli aspiranti professionisti. Una percentuale che mette in evidenza come l’ingegneria abbia sempre più bisogno di competenze qualificate in ambito digitale e informatico.
Questo è quanto emerso nel corso dell’assemblea dei Delegati del C3I, Comitato Italiano Ingegneri dell’Informazione, che ha avuto luogo mercoledì 29 gennaio a Roma, nella sede del Consiglio Nazionale Ingegneri.
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Gli obiettivi condivisi da CNI e C3i, inoltre, sono sostanzialmente due: realizzare i sistemi informativi complessi sulla base delle procedure previste dal Codice degli Appalti per i lavori e le opere, ma anche sensibilizzare la Pubblica Amministrazione sull’importanza che la direzione dei sistemi informativi sia gestita da chi ha know how specifico, come gli ingegneri e i laureati in scienza dell’informazione.
Nel corso dell’evento sono stati individuati cinque ambiti d’azione da potenziare: Cybersecurity, Industria 4.0, Digital Trasformation, Sanità Digitale e CertING, che definisce le qualifiche professionali degli ingegneri.