Con la risposta all’interpello n. 23/2020, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito il momento in cui avviene la tassazione delle stock option ai dipendenti. Il quesito riguardava una holding, una società di diritto inglese non quotata in un mercato regolamentare, che agisce come capogruppo di diverse società operanti nell’IT, tra le quali la società italiana istante.
Il dubbio nasceva dal fatto che la holding ha deciso, al fine di fidelizzare alcuni manager, di attribuire agli stessi dei benefit, attuando un piano di incentivazione tramite l’emissione di azioni di tipo C, ovvero mediante l’attribuzione di alcuni titoli rappresentativi di un diritto non cedibile (“Unvested C Ordinary Shares”), volto ad ottenere i “Vested C Ordinary Shares”, secondo un meccanismo premiante, basato sul tempo di permanenza nella società.
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Stock option ai dipendenti: i dubbi
Si tratta di azioni soggette ad alcuni limiti di trasferibilità e disponibilità nei confronti dei manager. I Bad Leaver sono i manager che decidono di uscire dalla società per cause diverse dalla morte, inabilità o età di pensionamento, prima di un determinato periodo di tempo dall’attribuzione delle azioni e per questo perdono il diritto di convertire le Unvested C Ordinary Shares e si trovano nella condizione di subire vincoli anche sulle Vested C Ordinary Share.
Ora l’istante chiedeva di conoscere il corretto momento di tassazione delle stock option, in considerazione del fatto che a fronte dei vincoli di trasferibilità e di disponibilità esposti dall’istante, le Vested C Ordinary Shares non sono liberamente disponibili da parte dei manager. In particolare si chiedeva se la tassazione potesse essere posticipata al momento in cui l’assegnatario esca dalla posizione di Bad Leaver, diventando le azioni cedibili a determinati prezzi.
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Stock option: la tassazione
Prima di tutto le Entrate ricordano che il reddito derivante dall’esercizio dei diritti di opzione per la partecipazione a piani di stock option è riconducibile alla categoria dei redditi di lavoro dipendente prevista dall’articolo 49 del Tuir e disciplinata dal successivo articolo 51.
L’Agenzia ha quindi chiarito che il momento impositivo è quello in cui avviene l’acquisizione delle azioni, le “Vested C Ordinary Shares”, da parte del dipendente, in quanto è irrilevante che la cessione delle azioni avvenga per comportamenti posti in essere dal manager nei confronti dell’azienda.
Viene inoltre fatto presente che per la determinazione della base imponibile, le azioni devono essere assoggettate a tassazione per un importo pari alla differenza tra il valore normale determinato ai sensi dell’art. 9 del TUIR, al momento dell’esercizio del diritto di opzione, e quanto corrisposto dal lavoratore dipendente a fronte dell’assegnazione stessa.