Tutti gli italiani conoscono il bonus fiscale, e che ha esordito nelle buste paga di maggio. Riguarda un vasto gruppo di lavoratori dipendenti (foto by Infophoto). Ma cosa succede se il possibile destinatario dei famigerati 80 euro ha cambiato lavoro nel corso dell’anno? Come si gestisce il bonus?
Il collegamento tra due datori di lavoro avviene con il modello Cud. Il lavoratore può richiedere tale documentazione al sostituto d’imposta che deve rilasciare tale certificazione entro 12 giorni. Il Cud verrà probabilmente integrato per avere delle caselle in cui indicare il credito che è stato già riconosciuto nel corso dell’anno. Per ora tale informazione si può indicare nelle annotazioni del modello: l’importo del credito erogato e quello maturato (e non pagato) possono essere indicati con il codice ZZ.
Il nuovo sostituto d’imposta, una volta ricevuta tale documentazione deve tenerne conto per il calcolo del bonus spettante – che ovviamente dipende dal reddito dichiarato e da quanti mesi ha lavorato – e di quanto deve ancora erogare. Se il lavoratore decide di non consegnare il precedente modello Cud all’attuale datore di lavoro. In questo caso il sostituto d’imposta nei suoi calcoli può basarsi solo sui dati in sua conoscenza. Il dipendente deve comunque segnalare l’assenza o il venir meno del credito d’imposta.