In questi mesi mi sono occupato in più di un’occasione di svelare alcune delle bufale che sono circolate sui social network, o su alcuni media, a proposito dei rom. Sono solo alcune delle tante bufale razziste che circolano in rete – come (solo per fare un esempio) la bufala che gli extracomunitari avrebbero diritto alla pensione dopo i 65 anni grazie ad una legge del 2.000.
Oggi ritorno a parlare di rom per raccontarvi una storia riportata dal quotidiano La Sicilia. Secondo il giornale, una famiglia di rom avrebbe trovato uno strano modo di sbarcare il lunario: da tre anni stazionano davanti all’ingresso di un supermercato che si trova in centro a Catania – esattamente in piazza Cavour. Farebbero gli stessi orari del supermercato e quando, per un motivo o per l’altro, non possono essere presenti, manderebbero dei parenti a sostituirli.
Chiedono elemosina, prendono le buste della spesa e accompagnano i clienti del supermercato fino alla macchina, si offrono di riportare indietro i carrelli della spesa… Come si può facilmente immaginare, la loro presenza rappresenta una pubblicità negativa per il supermercato, che ha affisso all’entrata del punto vendita un cartello con questa scritta: “La direzione del supermercato invita i propri clienti a non elemosinare gli zingari davanti alla porta. Il loro elemosinare gli permette di guadagnare dai 60 agli 80 euro al giorno, una quantità di denaro che che un operaio specializzato italiano non riesce a guadagnare, considerando che si tratta di un importo netto esente di tasse“.
Perché scrivono 60-80 euro? Perché ogni giorno i rom verrebbero alle casse del supermercato per chiedere di cambiare le monete del loro “incasso” in banconote. Se sia vero o no, non possiamo scriverlo. Quello che ci è dato sapere è la direzione ha chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine per liberarsi dei mendicanti, ma che non ha cavato un ragno dal buco, perché si sarebbe sentita rispondere che quello non era un problema loro, e che avrebbero dovuto contattare i servizi sociali del comune…
La storia probabilmente non sarebbe finita sui mass media, se l’Associazione Nazione Rom non avesse richiesto all’ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali l’apertura di un’inchiesta e l’immediata rimozione del cartello inneggiante all’odio razziale contro l’etnia rom. SEcondo l’associazione, “il cartello affisso nel supermercato di Catania è altamente demagogico e populista. Si inviata a non fare elemosina ad una famiglia rom perché guadagnerebbe più di un operaio: questo è falso“.
E continuano affermando che “la popolazione di etnia rom chiede da anni al governo italiano politiche di inclusione lavorativa: vogliamo lavorare come tutti, vogliamo vivere come tutti. E’ il razzismo ad impedire la nostra inclusione, sono le scelte politico/economiche del governo nazionale, regionale, provinciale e locale ad impedire la nostra inclusione“.