Fare il pieno di benzina in autostrada, è cosa nota, costa decisamente di più rispetto a farlo presso i distributori presenti in città: gli esercenti propongono spesso tariffe maggiorate del +30%, a volte anche del +45%, rispetto a quelle praticate fuori dalla rete autostradale, contro una media europea del +14%.
Questa minore convenienza è causata principalmente dalle royalty pagate ai concessionari da parte dei gestori pagano alle società autostradali per la gestione dei punti di ristoro sulla rete. In più i distributori sull’autostrada fanno pagare il fatto di garantire il servizio 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
I rincari sulla rete autostradale sono talmente elevati che da tanti anni in Italia si parla di una ristrutturazione delle rete di distribuzione autostradale, in più occasioni auspicata anche dall’Antitrust, volta a diminuire il numero dei punti vendita e rendere economicamente sostenibile la gestione delle stazioni di servizio autostradali, abbassando i prezzi offerti al consumatore finale che acquista carburante in autostrada, migliorando al contempo la qualità del servizio.