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Regime dei Minimi: come versare i contributi INPS

di noemiricci

Pubblicato 30 Giugno 2017
Aggiornato 28 Febbraio 2020 16:42

Partite IVA e professionisti, artigiani e commercianti in Regime dei Minimi: come assolvere agli obblighi ai fini contributivi.

Tra i principali dubbi di professionisti e partite IVA che applicano il Regime dei Minimi ci sono quelli legati al versamento e calcolo dei contributi INPS.

Liberi Professionisti

I liberi professionisti sono generalmente divisi in due gruppi:

  • liberi professionisti senza cassa, non iscritti ad alcun Albo e quindi non iscritti ad alcuna cassa previdenziale professionale (es.  web master, web content, SEO, SEM, etc.), di solito obbligati all’iscrizione alla Gestione separata INPS;
  • liberi professionisti con cassa iscritti all’Albo e alla propria cassa previdenziale professionale (solitamente  avvocati, i notai, gli architetti, i geometri, gli ingegneri, i commercialisti, gli infermieri, etc.)

In tema di obblighi contributivi la Legge di Stabilità 2017 (comma 165 dell’art.1) ha previsto una riduzione dell’aliquota contributiva per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS dal 27% al 25% a partire dal 1° gennaio 2017 per i titolari di partita IVA professionisti iscritti alla Gestione separata INPS che non siano iscritti ad altra gestione previdenziale obbligatoria né pensionati.

Tali contributi vanno versati sull’ammontare del reddito imponibile ai fini IRPEF e seguono lo stesso meccanismo di acconto e saldo, nonché le stesse scadenze previste per i versamenti:

  • 30 giugno, saldo e primo acconto delle imposte sui redditi;
  • 30 novembre secondo acconto.

Per i professionisti con cassa il meccanismo è lo stesso, a cambiare sono solo le aliquote che sono quelle determinate dalle singole Casse professionali.

I professionisti senza cassa possono decidere di addebitare in fattura al cliente, a titolo di rivalsa dei contributi versati, il 4% dei compensi lordi.

Artigiani e commercianti

Per artigiani e commercianti in Regime dei Minimi iscritti alle Gestioni autonome dell’INPS, in applicazione delll’art. 24, comma 22 del DL n. 201 del 6 Dicembre 2011, le aliquote contributive pensionistiche vengono incrementate di 0,45 punti percentuali ogni anno per arrivare gradualmente al 24% (23,55% nel 2017).

Tra le agevolazioni previste in tema di contributi previdenziali, ai sensi dell’art. 59, comma 15 della legge n. 449/1997, è prevista una riduzione del 50% dei contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali con più di 65 anni di età, già pensionati presso le Gestioni dell’Istituto.

Ricordiamo che la Gestione INPS artigiani commercianti prevede due tipologie di contribuzioni:

  • Contributi Fissi (da versare a prescindere del reddito conseguito) pari attualmente a 3.600 euro;
  • Contributi a percentuale calcolata sulla parte eccedente il minimale di reddito (per il 2017 pari a 15.548 euro);

Le aliquote in base alle quali calcolare i contributi dovuti alla Gestione IVS INPS Artigiani e Commercianti sono:

REDDITO ARTIGIANO PIU’ DI 21 ANNI COMMERCIANTE PIU’ DI 21 ANNI
Oltre €. 15.549,00 23,55% 23,64%
REDDITO ARTIGIANO MENO DI 21 ANNI COMMERCIANTE MENO DI 21 ANNI
Oltre €. 15.549,00 20,55% 20,64%