Con il termine inflazione si indica l’aumento prolungato e generalizzato nel tempo dei prezzi, che genera una perdita del valore della moneta e viene calcolata come variazione dei prezzi del cosiddetto paniere di riferimento su base annua.
Con il termine deflazione si intende generalmente il fenomeno opposto all’inflazione: una prolungata e generalizzata riduzione dei prezzi solitamente accompagnata da una diminuzione della produzione o da un rallentamento della sua crescita. Tipicamente una situazione di deflazione è negativa perché indica una fase di recessione o di crisi economica. La deflazione non va confusa con la disinflazione, che rappresenta semplicemente un rallentamento del tasso di inflazione.
L’inflazione può essere causata da diversi fattori come un eccesso di moneta in circolazione, un aumento dei costi di produzione (per un aumento dei salari o del costo delle materie prime). Il calo del potere di acquisto si verifica quando i salari non aumentano alla stessa velocità dei prezzi.
Tra le conseguenze della deflazione e del calo dei prezzi c’è il mancato guadagno per le imprese, al quale può seguire una riduzione del personale e un aumento della disoccupazione che farà di conseguenza circolare meno denaro, facendo scendere ulteriormente consumi e prezzi.