CUD e Certificazione Unica: le differenze

di noemiricci

Pubblicato 28 Settembre 2017
Aggiornato 4 Febbraio 2020 12:02

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La Certificazione Unica ha ormai preso il posto del vecchio CUD: ecco cosa è cambiato con la CU.

La Certificazione Unica (CU) è il modello di certificazione dei redditi che dal 2015 ha preso il posto del vecchio CU (Certificazione Unica Dipendenti) e che deve essere presentato da datori di lavoro ed enti previdenziali, ovvero dai sostituiti di imposta, che nel corso del periodo di imposta di riferimento abbiano corrisposto somme per lavoro dipendente e assimilati, reddito da pensione, lavoro autonomi e i cosiddetti redditi diversi.

L’introduzione della CU al posto del CUD ha comportato diverse novità importanti in ottica di semplificazione, contenendo la CU più dati rispetto al documento precedente.

La principale differenza tra la CU ed il CUD è che con la nuova Certificazione Unica vengono certificati un unico documento tutti i redditi corrisposti nell’anno di imposta di riferimento, tanto quelli di lavoro dipendente e assimilati, che quelli finora certificati in forma libera (agli autonomi).

Dunque con la CU i sostituti d’imposta compilano un solo frontespizio contenente i propri dati, le informazioni anagrafiche del contribuente e il prospetto dei figli e degli altri familiari a carico del dipendente o pensionato in relazione ai quali sono state riconosciute le detrazioni per carichi di famiglia.

Nella CU ha poi trovato spazio anche una nuova sezione ad hoc dedicata al bonus IRPEF di 80 euro introdotto dal governo Renzi e corrisposto in busta paga dal sostituto di imposta ai lavoratori dipendenti e ad alcune categorie assimilate, con un reddito fino a 26mila euro.

Nella CU sono inoltre indicate anche le detrazioni d’imposta spettanti al contribuente per i familiari a carico oppure le somme versate dal datore di lavoro nei fondi della previdenza integrativa. Questo significa che chi non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi, poiché percepisce soltanto redditi da lavoro o da pensione, può accettare la CU così com’è, firmando le caselle relative alla destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’IRPEF, mentre con il vecchio CUD doveva compilare il 730 per farsi riconoscere le detrazioni d’imposta.

Chi invece deve presentare la dichiarazione dei redditi troverà i dati contenuti nella CU direttamente nel nuovo 730 precompilato.