Dal prossimo mese di marzo bisognerà utilizzare il modello F24 anche per il pagamento di tributi legati ad atti privati: in realtà è previsto un periodo transitorio durante il quale sarà ancora possibile utilizzare il modello F23.
Dal prossimo mese di settembre, invece, l’unico metodo di pagamento diventa il modello F24.
I dettagli sono contenuti nel provvedimento dell’Agenzia elle Entrate del 27 gennaio 2020. «Per il versamento dei tributi e dei relativi interessi, sanzioni e accessori, dovuti in relazione alla registrazione degli atti privati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, è utilizzato il modello di versamento F24».
La modifica decorre dal 2 marzo 2020, per la precisione con riferimento agli atti presentati per la registrazione a partire da questa data.
Il Fisco specifica che questo nuovo obbligo si aggiunge a quello, già previsto negli anni scorsi, relativo al versamento da effettuare sempre con modello F24 per alcuni atti privati, come la registrazione dei contratti di affitto o gli atti costitutivi di startup innovative.
=> Compensazioni crediti fiscali: nuove regole F24
Per rendere definitivamente operativa questa misura, che stabilisce il passaggio dal modello F23 al modello F24, servono nuovi codici tributo, che saranno istituiti con appositi provvedimenti.
E’ previsto un periodo transitorio fino al 31 agosto, durante il quale può ancora essere utilizzato il modello F23, mentre dal primo settembre 2020 l’unica modalità possibile diventa il versamento con il modello F24.
La ratio della decisione è l’esigenza di semplificare gli adempimenti. «Il modello F24 – si legge – garantisce maggiore efficienza e rappresenta un ulteriore progresso verso la semplificazione degli adempimenti fiscali dei contribuenti, che già utilizzano il modello F24 per il pagamento di numerosi tributi».