Si è rivolta direttamente all’Europarlamento l’ADePP (Associazione degli Enti Previdenziali Privati) per lanciare un importante appello a nome di tutti i professionisti, dicendo “no” alla deregolamentazione delle professioni. L’Associazione, convocata in rappresentanza dei liberi professionisti italiani su iniziativa del gruppo Ppe, ha chiesto al Parlamento UE di riconsiderare il ruolo dei liberi professionisti, evitando che siano sottoposti alle stesse regole di concorrenza previste per le imprese.
L’esercizio professionale ha un valore di interesse collettivo e pubblicistico perché si riferisce a dei diritti fondamentali di tipo civile e sociale, che sono il diritto alla salute, il diritto alla difesa, alla libertà – compresa quella d’espressione –, il diritto alla sicurezza, anche sociale, e il diritto alla tutela del lavoro e dei risparmi.
Ha sottolineato con forza Alberto Oliveti, presidente AdEPP, all’audizione alla quale hano partecipato anche le federazioni europee di ingegneri, avvocati, medici e le federazioni dei liberi professionisti di Germania e Belgio.
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Liberalizzazione sì, ma con regole precise
Il rischio della deregolamentazione, o meglio l’assenza di una regolamentazione dell’esercizio professionale è di abbassarne il livello qualitativo, spiega Oliveti. Quindi: sì alla liberalizzazione ma no alla deregolamentazione per non incidere sulla qualità e impedire un controllo efficace della prassi legale della professione e delle sue norme deontologiche.
Crediamo che le tre parole innovazione, sviluppo e crescita non siano automaticamente consequenziali. Non necessariamente dall’innovazione nasce sviluppo, come non necessariamente la creazione di valore porta a una crescita, se a questa non si accompagna un sistema di protezione sociale che garantisca una coesione sociale.
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Aggiunge il presidente ADePP che a nome dei professionisti ha pertanto sollecitato il Parlamento Europeo a:
- realizzare una “relazione d’iniziativa” sulla situazione dei professionisti in Europa e sull’impatto delle trasformazioni che li stanno interessando;
- avviare un percorso per definire criteri, indicatori e standard di qualità per le varie professioni liberali con la finalità di armonizzarne l’esercizio a livello europeo.