La Regione Lazio promuove un nuovo bando da 2,3 milioni di euro per contrastare la fuga dei cervelli, favorendo la permanenza dei ricercatori in Italia.
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L’avviso pubblico “Contributi per la permanenza nel mondo accademico delle eccellenze” si basa, infatti, sull’erogazione da parte delle università pubbliche e private con sede nel Lazio di borse di studio ai dottori di ricerca più meritevoli, premiati con un assegno mensile ma anche con finanziamenti per la realizzazione delle proprie ricerche.
Gli atenei potranno presentare progetti triennali che prevedono contratti della durata 36 mesi, iniziative alle quali potranno partecipare anche più ricercatori.
Crediamo che il trasferimento all’estero debba essere una scelta e non una necessità. Per questo abbiamo introdotto una nuova misura di contrasto al fenomeno della ‘fuga dei cervelli’- afferma Claudio Di Berardino, assessore all’università e formazione -. Con questa iniziativa agiamo in un’ottica preventiva, favorendo la permanenza nella nostra Regione delle migliori competenze così da renderle protagoniste della crescita del nostro territorio, contribuendo all’innovazione e alla qualità delle trasformazioni in atto.
L’obiettivo del bando è anche quello di favorire il legame tra mondo accademico e sistema d’impresa. Le domande potranno essere inoltrate dal 29 gennaio fino al 31 marzo.