Rush finale della Legge di Bilancio 2020, che sarà approvata a ridosso delle festività natalizie. Dopo il via libera del Senato, arrivato a dicembre inoltrato (in ritardo rispetto alla tradizionale tabella di marcia), inizia la discussione della manovra alla Camera. E’ previsto un passaggio brevissimo, con voto di fiducia sul testo già approvato dal Senato. Del resto, il calendario non lascia molte alternative: non a caso, l’esame a Montecitorio inizierà di domenica. L’aula è convocata per la mattinata del 22 dicembre.
=> Legge di Bilancio 2020, iter dimezzato
Si proseguirà poi lunedì 23 dicembre, giorno in cui prevedibilmente la manovra verrà definitivamente approvata, con voto di fiducia.
Il testo, quindi, resta ormai immutato, ed è quello uscito dall’esame di Palazzo Madama. Sottolineiamo che la Legge di Bilancio verrà alla fine approvata dopo una sola lettura da parte di una sola Camera. In pratica, il dibattito parlamentare si è ridotto all’esame da parte della commissione Bilancio del Senato. Tutti i successivi passaggi (aula di Palazzo Madama, e ora l’iter alla Camera), sono stati (e saranno) una semplice approvazione di testi già discussi.
Molto in sintesi, le norme fondamentali della manovra: stretta sulle partite IVA con nuovi paletti al regime forfettario, taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, rimodulazione di tutti gli incentivi Industria 4.0, sforbiciata alle detrazioni Irpef al 19% che si riducono sopra i 120mila euro di reddito (tranne mutuo prima casa e spese sanitarie), proroga detrazioni edilizia con introduzione del nuovo Bonus facciate, pacchetto famiglia con sette giorni di congedo obbligatorio per i papà, green new deal, stimoli ai pagamenti digitali (anche attraverso le misure inserite nel dl fiscale collegato).