Un aumento di capitale alla Banca del Mezzogiorno – Mediocredito centrale per il salvataggio della Banca Popolare di Bari e per intervenire in altre crisi d’impresa nel Sud: lo ha deciso un consiglio dei ministri convocato nella serata di domenica 15 dicembre approvando un decreto urgente che dispone un potenziamento delle capacità patrimoniali e finanziarie del Mcc pari a 900 milioni di euro.
Obiettivo: consentire al MCC di «operare quale banca di investimento che possa accompagnare la crescita e la competitività delle imprese italiane».
La decisione è stata presa dopo che venerdì 13 dicembre la Banca Popolare di Bari è stata posta in amministrazione straordinaria dalla Banca d’Italia. Al salvataggio parteciperanno anche il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e altri eventuali investitori.
Gli amministratori straordinari della Popolare di Bari, si legge nel comunicato della presidenza del Consiglio,«stanno proseguendo le negoziazioni già avviate con il MCC e il FITD per la stipula di un “Accordo Quadro”, contenente tra l’altro le linee strategiche del piano industriale per il rilancio della banca, il recupero del suo equilibrio economico e patrimoniale, e l’assunzione da parte della stessa di un ruolo centrale nel finanziamento dell’economia del Mezzogiorno».
Il commissariamento, come detto, è stato disposto venerdì 13 dicembre dalla Banca d’Italia. Sono quindi stati sciolti gli organi sociali, e sono stati nominati i commissari straordinari Antonio Blandini ed Enrico Ajello. La Popolare di Bari, sottolinea Bankitalia, «prosegue regolarmente la propria attività» e «la clientela può pertanto continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia». Il commissariamento e l’operazione di salvataggio predisposta dal Governo mettono al riparo i correntisti (imprese e famiglie).