L’Agenzia delle Entrate chiude d’ufficio le Partite IVA inattive da almeno tre anni e, per quanto riguarda le imprese, sempre se non sono operative in alcun modo da almeno tre anni, viene cancellato anche il codice fiscale. Il tutto, in attuazione dell’articolo 35, comma 15-quinquies, del Dpr 633/1972. Per chiudere la partita IVA, il Fisco controlla, sulla base dei dati e degli elementi in suo possesso, i contribuenti risultano non aver esercitato, nelle tre annualità precedenti, attività di impresa ovvero attività artistiche o professionali.
Vengono effettuati riscontri automatizzati con le informazioni disponibili in Anagrafe Tributaria, per accertare che, nelle tre annualità precedenti, non siano state presentate, se dovute, la dichiarazione IVA o dei redditi di lavoro autonomo o d’impresa.
Come detto, nel caso delle imprese, o comunque dei soggetti diversi dalle persone fisiche, qualora venga accertata la totale inattività viene cancellato ance il codice fiscale.
Ad ogni modo, prima di procedere a queste operazioni l’Agenzia delle Entrate invia una comunicazione preventiva di chiusura d’ufficio. Il contribuente ha 60 giorni di tempo per chiarire la propria posizione, nel caso in cui voglia mantenere attiva la partita IVA e, se si tratta di un’azienda, anche il codice fiscale. Il Fisco valuterà la richiesta e procederà ad accoglierla oppure a rispondere negativamente, fornendo le motivazioni necessarie.