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Tecnologie per lo smart working: PMI indietro

di Anna Fabi

3 Dicembre 2019 15:05

Smart working e coworking? Il 71% dei dipendenti delle PMI usa ancora un desktop per lavorare: Lenovo analizza il rapporto tra PMI e tecnologia, svelando interessanti sorprese.

Una nuova ricerca Lenovo analizza il rapporto tra PMI (e loro dipendenti) e tecnologia, in primis quella fornita aziendalista per lavorare: da quanto rilevato dallo studio globale condotto da Forrester Consulting (su 813 dipendenti e 803 responsabili di uffici acquisti di aziende con meno di 1.000 dipendenti), il 40% dei dipendenti lamenta strumenti inadeguati a migliorare l’esperienza di lavoro (tecnologie che abilitano il co-working, ecc.) quando invece le esigenze di flessibilità legate alla mobilità e allo smart working sono sempre più stringenti.

Un dato ancor più importante se consideriamo che in Italia questo comparto conta per il 92% della popolazione aziendale e l’82% dell’occupazione (dati Prometeia). Eppure, come rileva anche secondo Forrester (The Employee Experience Imperative), una migliore esperienza lavorativa migliora le prestazioni, riduce il turnover e rende i clienti più soddisfatti.

I dati per migliorare l’esperienza lavorativa

Dalla nuova ricerca di Lenovo emergono alcuni dati interessanti, che suggeriscono come ai datori di lavoro convenga ascoltare attivamente il feedback dei dipendenti sugli attuali ambienti di lavoro: un miglioramento nell’uso della tecnologia è fondamentale, poiché la maggior parte dei dipendenti delle PMI utilizza ancora i desktop come dispositivo principale (71%, secondo lo studio). Inoltre, un incredibile 74% degli intervistati non ha accesso a strumenti basati su cloud, né ha la possibilità di scegliere le tecnologie più adatte alle proprie attività.

Anche se la ricerca ha comunque rivelato che un terzo dei responsabili degli uffici acquisti (30%) adotterà soluzioni per sale riunioni intelligenti per la collaborazione tra diverse sedi, di contro, molti responsabili IT (45%) lamentano ancora un budget insufficiente per le esigenze di adeguamento informatico. I team IT interni che non sono neanche attrezzati o formati per gestire i dispositivi dopo l’acquisto (42%), né dispongono di informazioni adeguate dai fornitori stessi (32%).

Come cambiano rapporti e ruoli nelle PMI?

Per analizzare più in profondità alcuni degli aspetti della ricerca, Lenovo ha messo a punto un white paper, dal quale emergono diversi spunti.

  • Il 60% dei dipendenti delle PMI non è appagato dall’esperienza in ambiente lavorativo mentre il 79% dei decision maker aziendali è soddisfatto della propria offerta. Ma da cosa dipende questa differente percezione? Dal fatto che i buoni livelli di flessibilità non siano ritenuti sufficienti ad esprimere il proprio potenziale.
  • Le aziende non devono limitarsi a rispondere ai bisogni minimi della forza lavoro, devono anche prevedere le necessità future: molti dipendenti di PMI utilizzano un PC desktop come dispositivo principale, non hanno accesso a strumenti in cloud, non possono scegliere le migliori tecnologie per le proprie mansioni.
  • Per migliorare l’esperienza in ufficio, le PMI devono poter ottenere supporto durante l’intero ciclo di vita dei prodotti che acquistano: non basta acquistare un computer o tablet per i dipendenti senza le giuste tecnologie per ogni attività; servono partner IT in grado di accompagnarli in ogni fase del percorso. Oggi l’IT fornisce supporto tecnico in azienda e diventa l’interfaccia principale con i vendor, che spesso hanno bisogno di questo tipo ti interazione per rispondere alle esigenze dei dipendenti delle PMI.

La tecnologia per un ambiente di lavoro migliore

In un recente studio globale, “This is Life” condotto da Lenovo, è emerso che oltre la metà (58%) delle persone crede che la tecnologia stia creando un ambiente di lavoro più diversificato, con un ulteriore 58% che ritiene che la tecnologia li stia aiutando a ottenere posti di lavoro e carriere migliori, e ad essere più produttivi sul lavoro grazie a una maggiore rapidità ed efficienza nel completare le proprie attività. Tutti questi risultati evidenziano i vantaggi di una più ampia adozione delle tecnologiesmarter” sul posto di lavoro per migliorare significativamente l’esperienza lavorativa.

=> Smart Working efficace in cinque passi

Sarà quindi di fondamentale importanza per i responsabili IT delle PMI investire in dispositivi mobili e portatili ma anche in device intelligenti di prossima generazione, come la realtà aumentata o virtuale e le tecnologie per lo smart office, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza lavorativa e creare un ambiente in cui i dipendenti possano lavorare da remoto e ottenere una migliore integrazione tra lavoro e vita privata.