Tratto dallo speciale:

Tecnologie per il business: quanto conta il fattore umano

di Chiara Basciano

25 Dicembre 2019 09:30

logo PMI+ logo PMI+
La tecnologia come base per un buon business, ma solo se gli addetti ai lavori compiranno le scelte giuste: il caso dell'Intelligenza Artificiale.

L’intelligenza artificiale riguarderà sempre di più l’intero apparato aziendale, diventando strategica per il business. La grande quantità di dati a disposizione dei professionisti sarà infatti inutile se non interverrà la razionalità della macchina a mettere ordine. Questo non significa che le decisioni verranno prese dall’intelligenza artificiale, ma che grazie ad essa potranno essere adottate strategie più rilevanti.

=> Intelligenza artificiale in azienda: i vantaggi concreti

La logica che utilizza la macchina per la lettura dei dati deve però essere alla portata di chi si occupa di business, per essere sicuri che si tratti di dati davvero centrali per la creazione della strategia. Per questo motivo i dati devono essere affidabili e accessibili a tutti e si deve avere a disposizione un’infrastruttura in grado di supportare il tutto.

=> Intelligenza artificiale per ogni azienda: il modello Eni

Quella che è da considerarsi la sfida maggiore in un contesto del genere è la preparazione dei dati che alimentano l’intelligenza artificiale, vista la loro provenienza da molteplici fonti e i tempi necessari per la loro trasformazione.

È qui che entra in gioco, ancora una volta, il fattore umano, infatti la scelta del software più giusto e dell’infrastruttura necessaria sono elementi base per il funzionamento della tecnologia. La scelta deve ricadere su tecnologie facili da implementare, da utilizzare e che siano integrate con l’hardware.